E’ Carla Fracci l’assessore alla cultura della Provincia di Firenze. Un nome ed una garanzia sul territorio che può contare su un’artista che conosce il valore dell’arte e della cultura, ha saputo rilanciare il corpo di ballo dell’Opera di Roma e, ancora oggi, è l’icona della danza italiana nel mondo.
Assessore, perchè ha deciso di far parte del “team” del sindaco di Firenze Matteo Renzi?
E’ stata la proposta leale e disinteressata del presidente della provincia Andrea Barducci a convincermi. Prima di accettare però ho chiesto al sovraintendente dell’Opera di Roma, Catello di Martino, se il ruolo di assessore era compatibile con quello di direttore del Corpo di Ballo. Avuto il nulla osta, ho accettato la nomina anche se il mio ruolo effettivo di assessore alla cultura e la connessa progettualità partiranno dalla primavera del 2010.
Quali saranno le linee guida del suo assessorato?
E’ un impegno importante specie in un territorio ricco di cultura e arte. Per questo occorrerà potenziare Firenze e Palazzo Medici Riccardi e al tempo stesso valorizzare città e cittadine della provincia con eventi ad hoc. Le idee non mancano, ho dalla mia uno staff di collaboratori eccezionali e la stima del Presidente Barducci che, pur consapevole della mia inesperienza apprezza la mia buona volontà nel cercare di svolgere la funzione richiestami. Nella vita non mi sono mai tirata indietro di fronte a niente e anche come assessore sono già al lavoro e spero che i risultati ci siano nonostante le esigue risorse economiche con le quali in provincia dobbiamo fare i conti.
A Firenze direttore di Maggio Danza è Vladimir Derevianko. Collaborerete?
Vladimir Derevianko è un grande artista che stimo moltissimo e so che sto facendo un ottimo lavoro per il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino. Sinceramente vorrei essergli vicina in qualche modo, ma al momento non posso fare promesse di nessun genere.
Dall’anno prossimo entrerà in vigore la Riforma della scuola. Cosa pensa del liceo Musicale e Coreutico previsto dal Ministro Gelmini?
Sono d’accordo perchè quando sono all’estero e mi chiedono cosa prevede in Italia l’insegnamento liceale nella scuola pubblica, mi imbarazza molto dire che la musica è quasi assente e la danza non esiste. Se davvero si creeranno i licei musicali e coreutici si verrà finalmente a colmare una grossa lacuna e sarà un’opportunità per chi desidera intraprendere questo tipo di studi.
Secondo lei alla luce della sua luminosa carriera, la danza è ancora un’arte negletta?
Tanti anni fa sono stata una pioniera a portare la danza al grande pubblico. Non ho inventato la formula “Fracci & Friends” ma ho contribuito a diffondere l’amore e la conoscenza per il balletto con giovani ballerini e partners di alto livello con i quali mi esibivo anche in piazze meno note. la danza non è un’arte negletta e in Italia gli spettacoli non mancano. Certo la situazione non è così da tutte le parti e il Ministro dei Beni Culturali dovrebbe sostenerla di più ma mi conforta sapere che l’Onorevole Gabliella Carlucci si adopera per restituire alla danza e al balletto gli spazi e la considerazione dovuti.Comunque piangersi addosso non serve, bisogna darsi da fare e lottare sempre.
Carla, una fiorentina coi fiocchi.
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