Recensione scritta da Daniela Olivieri
Cosa succede ad una donna in menopausa? Ce lo raccontano Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Fiordaliso e Manuela Metri, con un musical irresistibile, giunto al quarto anno di repliche in Italia. Nato da un’idea dell’autrice e produttrice americana Jeanie Linders, dopo il successo ottenuto in 42 città americane e in 7 paesi del mondo, lo spettacolo ha conquistato ormai anche il nostro paese grazie ad un cast formato da quattro donne brillanti e grintose, a Vincenzo Incenzo, che ha curato la versione italiana delle canzoni, e alle parodie musicali di Tony Fornari. Sulle note dei maggiori successi italiani e stranieri degli anni ’60 e ’70, e non solo, si parla con allegria e grande ironia di climaterio, estrogeni, vampate e desideri femminili nel periodo che segna l’inizio di una nuova fase della vita della donna. Nessun imbarazzo. Solo grandi risate. Il pubblico è eterogeneo: donne, giovani e meno giovani, ma anche uomini dalle facce divertite. Dall’inizio alla fine il ritmo è scandito dalle tante canzoni, suonate dal vivo da una piccola band (Jacopo e Matteo Carlini, Alberto Botta) e ben interpretate dalle quattro protagoniste, che in un giorno di saldi si incontrano per caso in un grande magazzino e tra rivalità e solidarietà femminile scoprono di essere tutte nel fatidico momento della menopausa. Se erano note le doti canore di Fiordaliso, intrigante come sempre, non lo erano altrettanto quelle delle altre attrici, dalle voci belle e intonate. Emanuela Aureli è la novità di quest’anno, subentrata a Marisa Laurito che ha recitato nelle precedenti edizioni: con la sua comicità e le sue celebri imitazioni rende Menopause un divertente ibrido tra il musical americano e il cabaret italiano. Grazie all’impegno, all’entusiasmo e alla passione della regista di Manuela Metri, affiancata dalla coreografa Patty Bender, l’Italia bissa il successo ottenuto dallo spettacolo per cinque anni di seguito nei teatri off di Broadway. Menopause The musical è un’insolita occasione saperne di più sul cambiamento ormonale delle donne, e sembra necessario, visto che un video proiettato prima dell’inizio dello spettacolo, girato per le strade d’Italia, mette in luce quanta ignoranza ci sia su questo argomento, che alcuni affrontano come fosse un tabù. Per questo motivo il musical è sostenuto dall’AIDM, Associazione Italiana Donne Medico, con il patrocinio del Ministero della Salute e nelle città toccate dal tour organizza anche incontri con medici specialistici che rispondono ad ogni domanda su quello che gli americani chiamano change o the passage.
Fino al 6 marzo al Teatro Ambra Jovinelli di Roma