(ore 21) il Teatro Biblioteca Quarticciolo presenta “Perchè le scimmie non amano Mozart? (e i gatti sì)” di Caterina Inesi che, con la sua compagnia “Immobile paziente”, mette in scena una «performance» coreografica a partire dal Quartetto K 465 in Do maggiore («delle dissonanze») di Mozart.
Un esperimento di interazione tra un gruppo di danzatori, un giovane ensemble di musicisti romani e il pubblico. Il punto di partenza è il Quartetto K 465 che ancora oggi ci stupisce per l’uso ardito delle dissonanze e per il modo con cui vengono poi risolte nella perfetta architettura mozartiana. Una danza implicita che viene esplicitata dal gruppo «Immobile paziente», dal 2010 residente alla Filarmonica Romana. Così descrivono il lavoro: «fin dall’introduzione del Quartetto entriamo nel terreno dell’inconscio e delle sue associazioni, la realtà è defamiliarizzata, il sorprendente ha sostituito il luogo comune. In fondo il tema ultimo di questa musica ci sembra essere l’emergere di qualcosa che è ingabbiato, la paura e l’urgenza della liberazione.» Il quartetto d’archi rappresenta «una casa dove gli spettatori sono invitati ad entrare: all’interno di uno spazio non teatrale una linea tracciata sul pavimento disegna il perimetro delle stanze di un’abitazione occupate da esseri umani che esprimono la loro personalità, intrecciano e contemporaneamente negano i rapporti. Il pubblico entra nell’intimità di vicende suggerite, sussurrate per mezzo di un’azione performativa in cui musica e movimento giocano lo stesso ruolo, parlano la stessa inesprimibile lingua».