Nella recente conferenza stampa del 10 Giugno, Andrea Della Valle, rispondendo alle domande circa il futuro della Fiorentina, ha tranquillizzato i tifosi, chiarendo gli aspetti in ombra e a mio parere riportando un moderato ottimismo nella tifoseria. Fa notizia la semplice e netta risposta, alla domanda che chiedeva spiegazioni circa il mancato sostegno al teatro del Maggio Musicale Fiorentino: “per la città sono stati fatti altri tipi di investimenti”, riferimento diretto al lavori ormai quasi conclusi sui campini di allenamento adiacenti allo stadio. L’affermazione appare fin troppo banalmente una scusa. A guardar bene viene su un pensiero: come mai una famiglia che nel panorama italiano è fra le più facoltose in assoluto, capace di investimenti non solo nel calcio ma anche in cultura (vedi i 25 milioni di euro per la ristrutturazione del Colosseo, il sostegno alla Scala di Milano con oltre 5 milioni ecc.) snobba così elegantemente il Teatro più grande e prestigioso di Firenze, la città che loro stessi hanno eletto come ribalta sportiva è mediatica della loro attività? Questioni di budget? Visti gli ottimi andamenti delle loro aziende penserei di no. Piuttosto, dopo la poco felice avventura della cittadella viola, la volontà di stare lontano da altre amarezze o più in generale prendere le distanze dalla, oggi purtroppo, poco affidabile fiorentinità!!
Chi dispone di denari da investire cerca interlocutori affidabili con progetti, programmazioni e tempi certi, mentre la dirigenza del teatro, quella passata ed anche l’attuale, riserva agli investitori piccoli o grandi che siano, le solite sorprese non gradite, le incertezze sui media che produce o che dovrebbe produrre, un numero sempre più ridotto di rappresentazioni e più in generale quell’aria di pressappochismo che negli ultimi anni ha accompagnato il nostro “povero teatro”. Questo “stato dell’arte” non giova certo alla reputazione di una Fondazione che oggi per sopravvivere dovrebbe specchiarsi nella perfezione e nella assoluta eccellenza, unico modo per riuscire ad attrarre gli investimenti dei privati, nonostante le ottime performance dal punto di vista artistico, che però da sole non risultano sufficienti. Sicuramente i Della Valle, imprenditori capaci di realizzare in tempi certamente non facili l’impero economico che tutti noi conosciamo, sono davvero attenti a dove è il caso di investire i propri denari.
Grande successo si prevede per l’imminente kermesse di Opera Festival che sempre coadiuvata dalle due incomparabili cornici come il Giardino di Boboli e l”Abbazia di San Galgano si appresta a dare inizio alla propria programmazione, spettacoli di punta, L’Aida e Le Cirque Invisible, titoli di repertorio che allieteranno le nostre serate estive.