Torna la rassegna gemellata con il leggendario Festival di Timbouctu
A due passi dall’Arno, un accampamento sahariano tutto da vivere.Musiche, incontri, danze e cibi africani.
Tra i protagonisti
l’ensemble tuareg Tartit e il sound contaminato di Dinamitri Jazz Folklore, la band del chitarrista e cantante nigeriano Koudede, il super gruppo “afro-jazz” Badara Seck, Ares Tavolazzi, Mirko Guerrini, Mirio Cosottini, Andrea Melani, Papi Thiam, il sud di Raiz e Giuseppe de Trizio…
La seconda edizione del Festival au Desert presenze d’Africa, evento gemellato con il mitico Festival au Desert di Timbouctu e diretto dal suo coordinatore artistico Manny Ansar insieme all’equipe della Fondazione Fabbrica Europa, porta all’Anfiteatro delle Cascine di Firenze una tre-giorni – 21, 22 e 23 luglio – da vivere assaporando l’atmosfera del deserto, tra incontri, danze, cibi africani e tanta buona musica.
Dopo il successo della scorsa edizione – con star del calibro di Cheik Tediane Seck, Amanar e Vieux Farka Tourè – Festival au Desert 2011 vedrà alternarsi sul palco nomi illustri della scena africana, ma anche artisti di confine e musicisti che hanno fatto della contaminazione il proprio credo sonoro.
In esclusiva europea, l’ensemble Tartit, nove elementi dall’incredibile impatto ritmico e sonoro guidati dall’attivista Fadimata Walet Oumar: per alcuni giorni lavoreranno a stretto contatto con la band Dinamitri Jazz Folklore e presenteranno il risultato nella giornata finale di domenica 23 luglio, una jam session in crescendo che verrà arricchita dalla voce graffiante di Raiz e dalla chitarra Giuseppe De Trizio, già leader dei Radicanto.
Ed ancora, dal Niger in arrivo uno dei nuovi esponenti del “blues del deserto”, il cantante e chitarrista Koudede: un concerto travolgente nel solco di Ali Farka Tourè e Tinariwen, una band affacciata sui nuovi scenari della musica africana.
In primo piano anche la nuova produzione del griot senegalese Badara Seck, accompagnato da un super gruppo composto da Mirko Guerrini al sax, Mirio Cosottini alla tromba, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Andrea Melani alla batteria e Papi Thiam alle percussioni: interplay dalle mille sfaccettature, grazie al canto potente di Badara, ai fraseggi di Guerrini e Cosottini e alla sezione ritmica imbastita dall’ex-Area Tavolazzi insieme a due assi quali Melani e Thiam.
LA TENDA TUAREG – All’interno del Festival uno spazio di scambio e baratto, dove artigiani africani lavoreranno pelle, metallo e realizzeranno strumenti musicali raccontando le proprie storie. Collaboreranno artisti e artigiani toscani.
INCONTRI – Tanti momenti per approfondire tematiche del continente africano insieme a esperti, scrittori e associazioni.
CUCINA AFRICANA – Spazio ristoro con piatti della tradizione panafricana: couscous, falafel, kofta, dolci al cocco…
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Festival au Désert / presenze d’Africa
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