Prosegue giovedì 7 luglio, alle ore 21, al Centro Culturale il Funaro di Pistoia l’appuntamento con un’originale rassegna che “mette il pubblico al centro del palcoscenico”. 4 spettacoli a giugno e luglio 2011 che vedono la collaborazione del pubblico nel processo creativo delle compagnie. Dopo “Idoli” di Carrozzeria Orfeo e “Schiavi in mano! Hai per caso visto il mio lavoro” di Emm’A Teatro, va in scena “Polittico” del gruppo Opera (che ha recentemente debuttato al Festival delle Colline Torinesi con “Sonno”). Creazione di soli 6 minuti per 9 spettatori alla volta (prenotazione obbligatoria allo 0573/977225), “Polittico” è una performance che fa parte di un ciclo di studi chiamato “operette”. Un ciclo a staffetta, esperimenti sui problemi che fondano il teatro, primo fra gli altri, il problema dello sguardo, della visione nella sua complessità. Ogni operetta ne enfatizza un aspetto, lo ingrandisce sino a sgranarlo. A teatro, come nella vita, ogni persona ha un suo punto di vista, ogni visione è unica. Ogni spettatore vede uno spettacolo diverso e guarda l’attore attraverso uno spioncino “personale”, da una diversa angolazione. Il pubblico tocca la superficie della scena e nel proprio campo visivo, oltre all’attore, ci sono gli sguardi/spioncini degli altri, che assistono all’azione.
Il gioco meta teatrale di questa creazione non potrebbe affrontare temi più vicini a quelli di questa rassegna del Funaro, realizzata in collaborazione con Kilowatt Festival, Premio Speciale Ubu 2010 come miglior Festival. Ogni settimana, infatti, prima del debutto dei 4 spettacoli un gruppo di “spettatori attivi” incontra le compagnie per intervenire nella messa in scena, svelare quelle diverse angolazioni, quegli sguardi soggettivi di cui racconta “Polittico”. Il Funaro e Kilowatt hanno portato avanti la riflessione sulla comunicazione fra chi guarda e chi agisce sul palcoscenico, dando spazio a momenti di dialogo e confronto sul tema, fra i due soggetti: in alcuni casi ciò ha comportato dei reali cambiamenti nelle messe in scena, rendendo il pubblico quasi co-regista. Prossimo e ultimo appuntamento della rassegna: il 14 luglio con Zaches Teatro che presenterà “Mal Bianco”. Ma da dove nasce questa idea curiosa? Da due realtà toscane – il Funaro e Kilowatt – in una regione capace evidentemente di “fare rete”. Kilowatt si è aggiudicato il Premio Ubu anche per l’invenzione de “i Visionari”: un gruppo di non esperti di teatro – studenti, operai, baristi, professori, pensionati, … – che si riuniscono settimanalmente per mesi per selezionare circa 10 spettacoli per il programma della successiva edizione del Festival. Una “direzione artistica dal basso”, come a dire “il Festival è letteralmente anche vostro!”. Scegliere il “Festival che si vorrebbe” vuol dire diventare spettatori più critici e consapevoli ma è anche un divertimento, e così le richieste per diventare “Visionari” non si contano.
Il Centro Culturale il Funaro, da parte sua, ha trovato molte declinazioni per fare teatro. Attraverso la programmazione di spettacoli, facendo ricerca, formazione per professionisti con alcune delle figure più interessanti del panorama internazionale (Enrique Vargas, Kristin Linklater, Marcello Magni, …), realizzando un’intensa attività di laboratori per spettatori curiosi, aspiranti attori e danzatori, ma anche disabili, bambini o anziani. In un’espressione Il Funaro, ha costruito, con la collaborazione di Andres Neumann ed altri esperti del panorama teatrale internazionale, uno luogo per vivere un “teatro slow”, in cui l’unica vera urgenza è la qualità. Dalle evidenti affinità fra le due strutture è nata la collaborazione su questa sperimentazione ricca di sorprese.
Centro Culturale il Funaro
via del Funaro 16/18, Pistoia.
Per informazioni tel. / fax 0573/977225