All’Ombra del Colosseo, la storica kermesse dell’Estate Romana, ospita dal 28 giugno al 3 luglio Lillo&Greg con Sketch&Soda. Sketch&Soda è un viaggio divertente e irriverente nella carriera artistica della coppia di comici amatissimi dal pubblico romano, ma non solo, che spaziano con nonchalance dal teatro alla radio alla televisione con evidente successo. Gag, canzoni, sketch. A ripetizione. Di continuo. Tutto si sussegue senza tradire mai il ritmo, quasi senza soluzioni di continuità, quasi illogicamente. Fra la labile distinzione fra reale e recitato, fra equivoci e colpi di scena, si susseguono sketch e gag (estrapolati anche dalla loro trasmissione radiofonica 610) brevi o brevissimi che apparentemente non hanno nulla in comune, Ciò che accomuna le improbabili o veritiere situazioni è lo sguardo, quasi sadico, dei comici sulla realtà: con un pizzico e forse più, di disincantata cattiveria Lillo e Greg, rodatissimi sul palco, ironizzano sulla società e sui vizi e virtù degli italiani, fra timidezza e manie di grandezza, invidia e rimpianti, si scambiano i ruoli, improvvisano con consolidata maestria, per proporre una galleria di personaggi a tratti surreali, a tratti paradossali, con un effetto quasi nonsense. Funziona il ritmo, pressoché sempre costante, con il quale gli sketch si susseguono, fra studiata improvvisazione e dialoghi brillanti, arguti e divertenti eppure così spassosamente reali. In chiusura una della parti migliori dello spettacolo, dedicata alle canzoni comiche tutte da scoprire senza anticiparne nulla. Da manuale la chiusura del primo tempo con l’introduzione dell’Intervallo con i cartelli gialli con sottofondo musicale di Attilio di Giovanni con il duo sul palco. Non c’è praticamente nulla di particolarmente profondo, riflessivo o educativo, ma la comicità di Lillo&Greg è così: dissacrante e grottesca, perfettamente televisiva o teatrale, con tempi comici ideali. Da vedere per chi conosce e segue il duo comico, da rivedere per chi voglia continuare ad apprezzare la loro comicità genuina e un po’ strampalata.
Fabiana Raponi