Nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’occasione per conoscere un’opera d’arte legata al Risorgimento
In questo anno di particolare importanza a livello nazionale, il Mancinelli partecipa alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia con l’iniziativa VISITA A TEATRO, portando così all’attenzione di cittadini e turisti il legame tra il teatro di Orvieto e l’epoca risorgimentale in cui è stato edificato.
Per i mesi di settembre ed ottobre le porte del Teatro Mancinelli continueranno ad essere aperte a tutti coloro che, apprezzandolo come sede di programmazioni teatrali, sono desiderosi di conoscerne anche il profilo storico ed artistico. Già favorevolmente apprezzata nelle scorse stagioni turistiche, l’iniziativa VISITA A TEATRO (che quest’anno ha preso il via ad aprile), che ha ormai assunto la veste di vero e proprio progetto entrando a far parte delle iniziative culturali presentate dall’Associazione TeMa, mira ad inserire la struttura architettonica in un circuito che arricchisca ulteriormente la già ampia offerta monumentale del centro storico orvietano, contribuendo così a valorizzare il suo patrimonio culturale.
Passando per il Caffè del Teatro e poi per la hall ricca di pitture, i visitatori potranno entrare in platea per ammirare non solo i 4 ordini di palchi finemente decorati, ma anche la meravigliosa Danza delle Ore di Cesare Fracassini sul plafond, le 3 Muse dell’arco armonico e i rispettivi simboli, la buca dell’orchestra, l’ampio e funzionale palcoscenico e la riproduzione del famoso sipario storico (sempre di Fracassini) “Belisario libera la città di Orvieto dall’assedio dei Goti”, il cui originale rimarrà esposto fino a novembre alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, sede della mostra che, in occasione dei 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ripercorre la storia della nostra Nazione. Sul sipario – detto “storico” per il soggetto che rappresenta, ovvero un episodio tratto dal De Bello Gothico di Procopio di Cesarea avvenuto nel 535 d.C. – è rappresentato Belisario con il suo esercito bizantino mentre libera Orvieto dall’assedio dei Goti. Una recente osservazione dello storico orvietano Alberto Satolli ha messo in evidenza che, nel gruppo centrale rappresentato nel sipario, il pittore alludeva al tricolore: Belisario, infatti, che indossa un mantello rosso, è su un cavallo bianco, mentre il palafreniere accanto a lui è vestito di verde. L’accaduto richiama un tema storico a sfondo patriottico che ben si adatta all’ideale risorgimentale della seconda metà dell’800 (Orvieto, fino ad allora sotto il controllo dello Stato Pontificio, fu liberata nel 1860 dai Cacciatori del Tevere ed annessa al Regno d’Italia).
I visitatori potranno continuare ad apprezzare le meravigliose opere d’arte del Mancinelli salendo al terzo ordine, sede dell’elegante foyer, decorato a grottesche che richiamano il mondo classico rinascimentale, oggi utilizzato per matrimoni civili, convegni, meeting ed altro.
E’ possibile visitare il teatro dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18. Il biglietto d’ingresso per la visita è di euro 2 (per gli studenti euro 1). Per i residenti e i Soci Amici del Teatro della Stagione 2010/2011 l’ingresso è gratuito.
Le visite guidate dell’intero edificio, su prenotazione, sono invece riservate ai gruppi al costo di euro 5 a persona (per gli studenti euro 4).
Per maggiori informazioni si può chiamare il n. 0763/340422 oppure consultare il sito www.teatromancinelli.it <http://www.teatromancinelli.it <http://www.teatromancinelli.it> >.
Per una completa conoscenza del Mancinelli si consiglia il libro di Giuseppe Baiocco “Il Mancinelli. Storia e vita di un teatro”, che ne descrive la storia e contiene una serie d’ interviste fatte ad artisti che hanno presentato i loro spettacoli ad Orvieto. Il testo è disponibile anche presso il teatro.
Presso il Caffè del Teatro (gestito dall’Antica Cantina – Osteria delle Donne), dove è presente anche un punto “merchandising” con un’accurata selezione di souvenir che permetterà di conservare il ricordo del Mancinelli, è possibile degustare vini e prodotti tipici locali.