Il Teatro De’ Servi di Roma inaugura la nuova stagione con Due volte Natale, collaudata commedia scritta e diretta da Marco Falaguasta che qui trasforma la sua acuta capacità di osservazione della realtà nella parodia dell’uomo moderno e del suo acceso egoismo. Tutto comincia quando il bizzarro zio Baldo invita i nipoti, che non vede ormai da anni, a trascorrere un week end nella sua isolata baita di montagna. Bibbo (Falaguasta) e Cristiano (Marco Fiorini) si trovano subito catapultati in un’atmosfera un po’ inquietante e anomala, anche perché nonostante sia marzo, nella casa la casa è addobbata come se fosse davvero Natale. Perché? In un climax di piccoli e grandi misteri, Bibbo e Cristiano si troveranno loro malgrado coinvolti in un susseguirsi di situazioni paradossali, quasi senza soluzione di continuità, fra la consapevolezza delle occasioni mancate e i buoni propositi, e dovranno vedersela con una carrellata di personaggi decisamente improbabili. Il resto è tutto da scoprire. Definita dall’autore “commedia dell’attesa dal momento che per tutto il corso dell’azione le varie figure sceniche insieme agli spettatori tentano di dare una spiegazione alle assurdità a cui si trovano di fronte”, Due volte Natale è una commedia spassosa e senza pretese che diverte e fa riflettere. Non ci sono né la cattiveria, né il vetriolo della satira più provocatoria, ma non mancano le battute fulminanti e sagaci in una parabola-parodia dell’uomo moderno alle prese con la sua ipocrisia e le sue paure; un pizzico di romanticismo e molta fantasia, un buon ritmo sostenuto (seppur con qualche debolezza) fanno il resto e nel complesso lo spettacolo è assolutamente piacevole e apprezzabile per la sua semplicità che sa di quotidianità paradossale tinta di giallo. Si ride e si riflette, senza prendersi troppo sul serio, ma la freschezza dello spettacolo sta nella schiettezza, nella normalità dei personaggi e soprattutto nella bravura e nella simpatia della compagnia Bonalaprima e dei suoi “pilastri”dalla spontaneità di Marco Falaguasta nel ruolo di Bibbo, alla timidezza impacciata di Marco Fiorini (che interpreta Cristiano) a Piero Scornavacchi speciale anche nel ruolo en travesti dell’anziana bisbetica e vendicativa signora Pina fino al cameo di Vasco Montez nel ruolo del maggiordomo nullafacente. In scena anche David Halevim, Stefania Cartechini, Irma Carolina di Monte, Shara Guandalini. Una commedia fantastica e surreale per ridere, come ha dichiarato lo stesso regista, delle piccole e grandi ipocrisie dell’uomo, soprattutto quando entra in causa il bene altrui. Dal testo, scritto originariamente per il cinema, Falaguasta ha tratto anche l’omonimo lungometraggio nel 2004, per poi portarlo al successo anche a teatro. In scena fino al 9 ottobre al Teatro De’ Servi di Roma.
Recensione di Fabiana Raponi