Nel Complesso delle Murate di Firenze, un viaggio tra i mutamenti sociali e politici in Nord Africa e nel Medio Oriente visti attraverso l’arte contemporanea
Da non perdere:
le coreografie Kawa e Déjà vérité della compagnia tunisina Chatha,
il coreografo marocchino Khalid Benghrib con Pavià-k,
il video Rap the Casbah, sui movimenti hip hop a Tunisi,
e ancora installazioni, incontri e collegamenti web con i blogger che stanno contribuendo
a fare una rivoluzione
In Iran l’hanno chiamata “Onda verde”. In Tunisia è stata definita “Rivoluzione dei gelsomini”. Poi è stata la volta di Egitto, Algeria e Libia, e si è parlato di “Primavera araba”. Al di là delle definizioni, il bisogno di libertà e di giustizia nel giro di pochi anni ha mutato radicalmente lo scenario geopolitico nordafricano e mediorientale. E mentre le ondate di protesta contro i regimi investono violentemente anche la Siria, in molte persone emerge la voglia di conoscere e capire meglio eventi così importanti da segnare la Storia.
La 15° edizione del Festival Costante Cambiamento viene incontro a questa esigenza presentando, dal 16 al 25 settembre nel Complesso delle Murate di Firenze, un programma in cui l’arte – mai come questa volta – dialoga con l’attualità. L’attenzione quest’anno si concentra in particolare sulla situazione geopolitica e sull’arte contemporanea del Nord Africa, con la volontà di approfondire e comunicare i temi legati alla rivolta sociale. Il programma si farà così espressione del fermento creativo contemporaneo che si sta sviluppando fra le nuove generazioni nordafricane, con alcuni focus sulla fragilità dei territori in cui esse si trovano a vivere, operare, creare.
Il festival sarà inoltre legato alla precedente edizione da un filo rosso sui nuovi media: Costante Cambiamento continuerà infatti a impegnarsi per i diritti umani e civili proseguendo nell’indagine sul “web sociale” quale strumento di “democrazia digitale” che trasferisce i movimenti dalla rete alla strada.
L’apertura, il 16 settembre, dopo l’aperitivo inaugurale (ore 19), vedrà protagonista il danzatore e coreografo marocchino Khalid Benghrib (Carolyn Carlson, Heddy Maalem, Régine Chopinot, Jean Froncois Duroure, Martin Scorsese) che con la performance Pavià-k si interrogherà sul significato di spazio pubblico e spazio sacro nei paesi arabi contemporanei (Chiesa Sconsacrata di Santa Verdiana, ore 21, in replica il 17). Gli altri due imperdibili appuntamenti per gli amanti della danza contemporanea saranno affidati alla compagnia tunisina Chatha che il 23 proporrà Déjà vérité, performance ispirata ai movimenti della Primavera araba e ai giovani del Maghreb (Chiesa Sconsacrata di Santa Verdiana, ore 21), mentre il 24 (e in replica il 25) presenterà in prima nazionale il suggestivo Kawa – Solo pour deux. Ispirata a uno dei più grandi poeti del mondo arabo, Mahmoud Darwish, l’azione del danzatore Hafiz Dhaou si muoverà tra mille tazze di porcellana che invaderanno lo spazio scenico dando all’aroma del caffé un significato simbolico, temporale e rivoluzionario (Le Murate, Sala Vetri, ore 21).
Tantissime inoltre le occasioni per approfondire alcuni aspetti culturali e sociali nati in territori di scontri, come il video della reporter Laura Sponti, Rap the Casbah (21 settembre, Le Murate, Sala Vetri), che guarda alla scena del rap indipendente nel momento in cui la Tunisia è nel pieno della rivolta, il workshop La primavera araba: parole e azioni della libertà sull’altra sponda del Mediterraneo, con l’analista tunisino Omeyya Seddik in collegamento web (sempre il 21) o ancora il forum del 22 settembre Tunisia: lacrimogeni e gelsomini, una strana rivoluzione, in cui interverranno, tra gli altri, Moez Chemkhi (rifugiato politico durante il regime di Ben Alì) e, via web, Lina Ben Mhenni, autrice del noto blog “A tunisian girl”. Da segnalare infine il progetto curato da Cospe Regueb revoloution et renouveau che promuove l’attivazione di una frequenza radio che possa comunicare nel raggio di ascolto di 50 km nella zona rurale di Regueb, in cui molti giovani non hanno accesso al web.
INFOLINE 055/2340231 – www.costantecambiamento.it
PROGRAMMA COMPLETO
16 settembre
Opening
Aperitivo ore 19.00 > 20.30
Live dj set ore 22.30 > 24.00
Piazza delle Murate, ingresso libero
16 e 17 settembre ore 21.00
Compagnia 2k. far
Pavià-k / Work in progress
Ideazione e coreografia Khalid Benghrib
con Khalid Benghrib
La performance si interroga sul significato di spazio pubblico e spazio sacro nei paesi arabi contemporanei: dalla situazione governativa del Nord Africa fino alla cosiddetta “Primavera araba” che accompagna il futuro verso un’idea di democrazia.
Khalid Benghrib, originario di Casablanca, nella sua carriera ha collaborato con coreografi del calibro di Carolyn Carlson, Heddy Maalem, Régine Chopinot, Jean Froncois Duroure, come pure per Martin Scorsese ne L’ultima tentazione di Cristo.
Chiesa Sconsacrata di Santa Verdiana, 10 euro, ridotto 8
Dal 17 al 23 settembre ore 18.00 > 22.00
16, 24 e 25 settembre ore 18.00 > 24.00
Viewpoint
installazione di Luca Lupi
Una serie di scatti, realizzati sulla sponda Sud e Nord del Mediterraneo, che ritraggono di spalle persone che guardano oltre la loro città, la loro terra, il loro mare, fino a quel confine in cui lo sguardo lascia lo spazio all’immaginazione, alla speranza di una nuova vita, che tiene alto ogni punto di vista.
Le Murate, Sala Colonne piano terra, ingresso libero
Dal 17 al 23 settembre ore 18.00 > 22.00
16, 24 e 25 settembre ore 18.00 > 24.00
Creating design in North Africa / Design con i sud del mondo
Installazione
Progetto di cooperazione (Italia, Marocco, Tunisia) realizzata in collaborazione con Università di Firenze Facoltà di Architettura Disegno Industriale e Magistrale in Design, Institut National des Beaux Arts de Tétouan, Institut Superieur des Beaux Arts de Scusse. Include prototipi di oggetti realizzati in Marocco e Tunisia, fotografie di Stefano Visconti e Flavia Veronesi, video a cura di Fake Factory
Le Murate, Sala Colonne primo piano, ingresso libero
18 settembre ore 21
Nasser mon amour
Video 39 min
di Ernesto Pagano e Lorenzo Cioffi
a cura di COSPE
Nell’arco di trent’anni il tessuto sociale delle palazzine di Nasser si è andato sempre più degradando Nasser mon amour raccoglie le testimonianze di un microcosmo che funge da paradigma delle contraddizioni della società egiziana; e fa riflettere su alcune cause che hanno spinto il popolo egiziano a scendere in piazza e a dare vita a una rivoluzione.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
19 settembre ore 15.00 > 18.00
Come abbattere un regime, strumenti per una rivoluzione non violenta
Workshop / Teatro Forum
A cura di Alfredo Panerai, Giovanni Scotto.
Il workshop sarà articolato in una prima fase teorica collegata al lavoro di Gene Sharp sulle possibilità della nonviolenza di generare trasformazioni politico sociali, in una fase interattiva e in una terza fase di teatro-forum sul tema delle ingiustizie sociali e del loro possibile rovesciamento.
Alfredo Panerai ha un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dei Processi Culturali dell’Università di Firenze. Giovanni Scotto è professore associato di Sociologia dell’Educazione e dei Processi Culturali presso l’Università di Firenze.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
20 settembre ore 18.00 >19.30
Presentazione del libro
A quatre mains et plus, design per la ceramica nella regione di Tanger-Tétouan
in Marocco (edizioni ETS)
A cura di Giuseppe Lotti, Khadija Kabbaj e Ilaria Serpente
Con l’occasione sarà presentato anche l’International Master’s Degree in Design for Cooperation and Sustainable Development promosso da Facoltà di Arte e Design Iuav di Venezia, Facoltà di Architettura di Firenze, Facoltà di Architettura di Genova, Faculty of Architecture and Environmental Design di Kigali.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
21 settembre ore 17.30 > 19.30
La primavera araba: parole e azioni della libertà sull’altra sponda del Mediterraneo
Workshop
A cura di Facoltà di Scienze della Formazione – Mediazione dei conflitti di Firenze
Con la partecipazione di Associazione Maghreb Unito, Omeyya Seddik (analista politico tunisino e membro del FTCR federazione tunisina per la cittadinanza attraverso il Mediterraneo) e gli studenti della Facoltà.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
21 settembre ore 21.00
Rap the Casbah
Video 30 min, 2011, prima visione
di Laura Sponti
Parafrasando un celebre brano dei Clash del 1982, “Rock the Casbah”, nasce questo primo reportage video che guarda alla scena del rap indipendente nel momento in cui la Tunisia continua la sua rivolta. L’intero documentario è stato girato nel mese di febbraio 2011.
Documentarista e reporter free lance, Laura Sponti è da anni attiva nel campo dei reportage audiovisivi e fotografici. Dal 2007 risiede in America Latina, muovendosi tra Argentina e Messico dove ha fondato un progetto di diffusione e esibizione di documentari NomadicaMex, e il collettivo audiovisivo denominato Optika multietnica attraverso il quale sviluppa progetti di sensibilizzazione e approccio all’audiovisivo nelle carceri minorili.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
22 settembre ore 16.00 > 18.00
Tunisia: lacrimogeni e gelsomini, una strana rivoluzione.
Forum
Moez Chemkhi (rifugiato politico durante il regime di Ben Alì), A.M.U.I Associazione Maghreb Unito, Vittorio Sergi (sociologo e giornalista, ha scritto su riviste e sul web articoli e reportage dalla Tunisia), Stefania Tirini (docente, svolge ricerche sul ruolo dell’identità e sul femminismo arabo).
Diretta web con Lina Ben Mhenni – autrice del blog “A tunisian girl” che ha vinto il prestigioso premio BOBs Deutsche Welle Global Media Forum – settima edizione Blog Awards 2011.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
22 settembre ore 18.30 > 20.00
“Regueb revoloution et renouveau”
Radio comunitarie di quartiere in Egitto e Tunisia nella fase post rivoluzionaria
progetto Radio R3
a cura di COSPE
Il progetto Radio 3 promuove in collaborazione con “Association libertè et developpement” (Regueb Sidibouzid , Tunisia), l’attivazione di una frequenza radio che possa comunicare nel raggio di ascolto di 50 km nella zona rurale di Regueb, in cui molti giovani non hanno accesso al web. COSPE promuove simili iniziative anche in Egitto.
Intervento di Lara Panzani , coordinatrice dei progetti Cospe in Tunisia
Diretta web con Abidi Abdel Raouf, presidente dell’Associazion Libertè et Developpement e, dall’Egitto, con i blogger: Asmaa Aly, Alaa Abdel Fattah, Hossam el Hamalawi. In collaborazione con COSPE Firenze
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
22 settembre ore 21.00
Visions revolution
Riprese video inedite realizzate dalla blogger Asmaa Aly durante la rivolta araba in Egitto.
Asmaa Aly ha 28 anni, una laurea in scienze politiche, un passato di lavoro in associazioni di diritti umani e con i rifugiati all’UNCHR (Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite) nonchè una lunga storia di attivismo politico che l’ha portata anche in carcere. Come Blogger è stata tra le organizzatrici della manifestazione del 25 gennaio ed è stata in piazza Tahrir per tutti i diciotto giorni degli scontri che ne sono seguiti fino a quell’11 febbraio che ha decretato la vittoria della rivoluzione del popolo egiziano. Da circa un anno lavora al COSPE come esperta di genere sul progetto Giza finanziato dal Ministero degli esteri italiano.
Le Murate, Sala Vetri, ingresso libero
23 settembre ore 21.00
Compagnia Chatha
Déjà vérité
Performance / Incontro
Coreografia e interpretazione Hafiz Dhaou
Una performance ispirata ai movimenti della primavera araba e ai giovani del Maghreb. La forza e la fragilità insieme per raccontare la rivoluzione come profondi segni del nascere.
Chiesa Sconsacrata di Santa Verdiana, ingresso 10 euro, ridotto 8
24 settembre ore 20.00 > 21.00
Degustazione di caffé tunisino
24 e 25 settembre ore 21.00
Compagnia Chatha
Kawa – Solo pour deux
Coreografia di Aicha M’barek e Hafiz Dhaou
con Hafiz Dhaou
In prima nazionale il suggestivo spettacolo di teatro–danza della compagnia tunisina Chatha, ispirato a uno dei più grandi poeti del mondo arabo, Mahmoud Darwish. Mille tazze di porcellana invadono lo spazio scenico dando all’aroma del caffé un significato simbolico, temporale, rivoluzionario.
A Tunisi, Aïcha M’Barek e Hafiz Dhaou sono parte integrante della scena coreografica contemporanea. Nel 2005 hanno fondato la Compagnia Chatha, con cui hanno tra l’altro creato “Khaddem Hazem” per la Biennale 2006 de la Danse de Lyon. Da allora sono stati attenti ad evolvere il loro linguaggio artistico per sviluppare al massimo la loro doppia anima di performer e coreografi.
Sala Vetri Piazza Madonna della Neve, ingresso 10 euro, ridotto 8
Dal 16 al 25 settembre
Renewing cultures
Progetto spaciale
Progetti di residenza e workshop con studenti ed artisti provenienti dal Nord Africa.
I progetti saranno articolati durante tutto il corso del 2011 per offrire visibilità sul territorio italiano alle proposte artistiche contemporanee delle nuove generazioni del Maghreb e del Medio Oriente.
Sala Vetri Piazza Madonna della Neve, ingresso libero
Dal 16 al 25 settembre
Action – response
Progetto spaciale
Piattaforma online per realizzare uno scambio critico sulla cultura e l’arte contemporanea fra differenti territori: Europa-Maghreb-Asia Sud Occidentale.
La piattaforma rappresenta un processo di conoscenza e scambio fra operatori, curatori e artisti, attraverso il web sociale.
Spettacoli
Ingresso 10 euro, ridotto 8
Forum, video, incontri, installazioni
Ingresso gratuito
Informazioni e prenotazioni
Tel. 055 2340231 – 349 7557402 – 339 2629460
Prevendita
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Ufficio stampa
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