Abbiamo visto quest’anno celebrarsi in Italia eventi culturali di ogni genere e grandezza per commemorare i
150 anni dell’Unità d’Italia.
La Provincia di Milano ci invita ancora una volta a ricordare questo anniversario, sostenendo la
realizzazione dello spettacolo MARZO 1861: VOCI DI DONNE, DI PATRIA E D’AMORE, un progetto di ASEC –
Associazione spettacolo e culture di Pavia, sponsorizzato dalla Società Serravalle e dalla Banca Popolare di
Milano.
Il testo è originale, lo spettacolo vede autori e regista lavorare insieme non solo alla realizzazione della
drammaturgia ma dello spettacolo nella sua totalità.
150 anni fa: l’Unità d’Italia.
Una storia che ci riguarda e che ha milioni di volti. Una storia costruita con milioni di mani:
Che mani ha una patria? Che mani ha una nazione? Le mani di chi opera, certo, ma anche le mani di chi fa
guerra; ha mani che preparano il tempo della pace, ma anche mani che lottano. Ha mani d’uomini e mani di
donne.
Così comincia MARZO 1861: voci di donne, di patria e d’amore, evocando le mani di chiunque abbia
contribuito a fare di un territorio diviso, la Patria che oggi ci unisce. Con una sottolineatura importante: le
voci che oggi si vogliono evocare sono quelle femminili. Voci spesso dimenticate, ma che assumono forza e
toni inattesi e modernissimi.
Nella forma di un’orazione civile a quattro voci, Marzo 1861 non è semplicemente una rievocazione, ma
una profonda riflessione sull’Italia che si stava formando e su quella attuale in cui viviamo: le donne
dell’Unità d’Italia invitano lo spettatore a meditare sul presente e sul futuro della nostra nazione, fuori da
ogni retorica politica e dentro, al contrario, nella retorica del cuore di chi pensa di poter ancora avere
passione per la propria Patria.
Se ricordare questo avvenimento significa certamente valorizzare il patrimonio storico italiano e
riconoscere il costo di quelle grandi imprese che hanno permesso a un popolo di riacquistare la propria
identità dopo secoli di dominazione straniera, occorre riservare un posto importante (e spesso ci si
dimentica di farlo) non solo agli eroi, ma anche alle eroine che hanno contribuito alla realizzazione della
nostra nazione.
Le giovani attrici condurranno il pubblico a un vero e proprio incontro con le figure delle donne
ottocentesche attraverso poesie, reportage e lettere dell’epoca, scritti da donne. Un incontro per non
dimenticare figure quali Erminia Fuà Fusinato, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Colomba Antonietti Porzi,
Jessie White Mario, Anita Garibaldi, Margareth Fuller, Elizabeth Barret Browning, Costanza Alfieri,
Enrichetta Caracciolo, Adelaide Bono Cairoli, Giuseppina Guacci Nobile e altre ancora che sarebbe
impossibile nominare tutte – che sono da considerare vere e proprie madri della nostra nazione.
Drammaturgia di Natale Benazzi, Gian Franco Freguglia, Marco Merlini
regia di Marco Merlini
con Laura Bombonato, Lisa Capaccioli, Marlen Pizzo, Elisabetta Scarano
scene e costumi Guia Buzzi
disegno luci Adriano Todeschini
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Dal Verme giovedì 29 settembre alle ore 20.45 e sarà preceduto da
una mostra del fumetto sul medesimo tema, esposizione della Scuola del Fumetto di via Savona.
ufficio stampa: Beatrice D’Errico
+ 39 349.7870254 archivio.stampa@yahoo.it
Spettacolo a ingresso gratuito
Orario spettacolo 20.45
Durata 1h 30 minuti
info e prenotazioni: +39 331.9388296 prenotazioni@donnedelrisorgimento.it
Si prega cortesemente di presentarsi al Teatro Dal Verme trenta minuti prima dello spettacolo.
TEATRO DAL VERME Via San Giovanni sul Muro, 2- 20125 – Milano MM1 / tram 1, 19, 27 (Cairoli)