Emilio Russo
direttore del Tieffe Teatro, dopo gli excursus nella Milano anni sessanta e settanta ci propone un’originalissima e godibilissima versione della Milano di oggi.
Una città dove i problemi e i conflitti multietnici sono letti in chiave positiva affidando all’”Orchestra di Via Padova” (composta di quindici musicisti di nove nazionalità diverse) il compito di interpretare con i suoni, il timbro e i colori della loro musica la Milano di ieri. Un melting pot vibrante e allegro, un bellissimo quadro dove la bellezza dei colori nasconde le piccole lacerazioni (sociali) della tela. Un concerto teatrale dove alle canzoni di Jannacci, Gaber, Conte, Celentano e le celeberrime “Ma mi” di Strehler-Carpi e “Ho visto un re” di Dario Fo, si alternano testi di Pasolini, Benni, Serra, Fortini, De Marchi, del poeta senegalese Léopold Sédar Sengor e, naturalmente, del “El Nost Milan” di Carlo Bertolazzi.
Uno spettacolo all’insegna della contaminazione di generi e di suoni che ha entusiasmato ed emozionato gli spettatori che con i frequenti calorosi applausi hanno decretato il successo della serata.
Bravissimi i musicisti di cui ci limitiamo a menzionare Massimo Latronico che ha curato la rielaborazione drammaturgica e la direzione musicale.
Gli attori del Tieffe Teatro, Francesca Gemma, Alberto Onofrietti, Roberta Lidia De Stefano, Francesca Debri sono stati applauditi per la loro versatilità e il “maestro” Marco Balbi si è confermato grande attore e rivelato ottimo cantane/interprete.
Recensione di Maurizio Carra