Prosegue il ciclo di conferenze “Ai confini della terra fertile”
(21 settembre – 27 ottobre) a cura di Paolo Cecchi e Mario Messinis, organizzato da Dipartimento di Musica e Spettacolo – centro Cimes e Bologna Festival, nell’ambito del progetto di musica contemporanea “Debussy-Boulez” della rassegna Il Nuovo l’Antico. È il ritratto di un grande maestro del nostro tempo, Pierre Boulez (infaticabile animatore dell’avanguardia musicale dal 1945 ad oggi) posto a confronto con il suo ideale referente storico, Claude Debussy, autore particolarmente amato dal Boulez compositore e direttore.
Mercoledì 19 ottobre, doppio appuntamento: alle ore 17, nel Salone di Palazzo Marescotti, sede del Dipartimento di Musica e Spettacolo in via Barberia 4, il professor Raffaele Pozzi (Università di Roma 3) tiene una conferenza dedicata alla formazione musicale e intellettuale del compositore francese Pierre Boulez nella Parigi del secondo dopoguerra, ai suoi rapporti con gli artisti e gli intellettuali che maggiormente lo influenzarono. La conferenza, dal titolo Paris libéré! Formazione ed esordi di Pierre Boulez, è ad ingresso libero.
In programma anche, alle ore 20.30, all’Oratorio San Filippo Neri (in via Manzoni, 5) il concerto dell’Überbrettl Ensemble e Pierpaolo Maurizzi (pianoforte e direzione) impegnati in un programma che alterna lavori cameristici di Debussy con brani di Boulez. Si distinguono Dérive 1 – pagina di grande ricchezza sonora e impegno tecnico, scritta da Boulez nel 1984 – oltre a Improvisé pour le Dr. K. e Domaines per clarinetto solo. Tre, i pezzi di Debussy eseguiti in questa occasione: dai perfetti impasti timbrici della Sonata per flauto, viola ed arpa alla Prima rapsodia per clarinetto e pianoforte, alla Sonata per violoncello e pianoforte, pagina di intensa poesia in cui Debussy riserva al violoncello un ruolo protagonistico.
Ingresso al concerto con biglietteria del Bologna Festival; intero euro 15; ridotto under 26 anni: euro 8.