L’attesa è finita
Il kolossal che ha raggiunto numeri da capogiro per numero di spettatori in sole otto settimane, 40.000
spettatori a Londra e quasi 100.000 visitatori ad Amburgo, Monaco, Stoccarda e Zurigo, approda nella città più congeniale alla sua storia, Roma. Portato ad un successo senza precedenti con la versione cinematografica da 11 oscar del 1959, interpretata da Charlton Heston, la storia di Ben Hur è un fenomeno teatrale fin dal 1899, anno in cui venne messo in scena a Broadway il best seller scritto dall’americano Lewis “Lew” Wallace nel 1880. La vicende di Giuda Ben Hur, principe giudeo, e del suo amico d’infanzia Messala, romano, che, accecato dall’ambizione si trasforma in suo acerrimo persecutore, ha il fascino di una storia senza tempo, intrisa dei valori universali della pace e del perdono predicati da Gesù, ambientata tra gli scenari orientali e occidentali dell’impero romano del primo secolo. E Ben Hur Live è la prima trasposizione teatrale che porta il pubblico su un’arena a 360° di 2000 mq, appositamente ricostruita nel padiglione 13 della Nuova Fiera di Roma, tra scenografie imponenti e luci stroboscopiche, con veri cavalli al galoppo o sotto il giogo, aquile, giocolieri, 400 tra attori, ballerini e stuntmen sia americani che italiani. Il cast internazionale, la regia di Philip Wn. McKinley dalla lunga esperienza in musical e spettacoli acrobatici e circensi, le scenografie e le
luci progettate da maestri del settore da sempre nel mondo dei concerti dei più grandi artisti della scena musicale mondiale, fanno di Ben Hur un vero e proprio kolossal, uno spettacolo unico nel suo genere, che ammicca al musical e ai film hollywoodiani. Il collante di uno spettacolo diviso in due atti da 7 e
8 scene ciascuno, sono le musiche di Stewart Copeland, batterista fondatore del gruppo The Police, entusiasta del progetto che l’ha portato a mescolare il rock duro con influenze orientali e operistiche, percussioni antiche e moderne, chitarre elettriche con ottoni, archi e legni. Ben Hur non si può definire un musical, le canzoni sono pochissime, affidate solamente ai personaggi femminili, ma l’impianto musicale e le coreografie sono imponenti e riempiono la scena più di tante parole. Anche i dialoghi sono pochi, in latino (con un forte accento americano!) ed ebraico, tradotti da un narratore fuori scena, che in
Italia ha la voce calda ed espressiva di Luca Ward, attore, ma soprattutto doppiatore indimenticabile di Russell Crowe ne Il gladiatore, Keanu Reeves, Hugh Grant, Pierce Brosnan, Antonio Banderas, Kevin Costner, Kevin Bacon, Alec Baldwin, Viggo Mortensen e molti altri ancora. La scelta di far raccontare
tutta la storia ad un narratore rallenta il ritmo e rende le scene un po’ fredde e didascaliche, ma la battaglia navale, con scheletri di galee manovrate solo dalla forza degli uomini, e la corsa con le bighe, trainate da cavalli, stalloni andalusi e frisoni, ridonano carattere e forza allo spettacolo, che in modo
grandioso ricostruisce dal vivo scene da sempre solamente immaginate o viste al cinema.
Fino al 4 dicembre 2011,
padiglione 13 ingresso nord della Nuova Fiera di Roma
Daniela Olivieri