Ma chi l’ avrebbe mai detto che il numero estratto potesse avere un potere così grande tanto da determinare letteralmente la vita di milioni di persone?
Chi avrebbe potuto dirlo?
Forse nessuno, se non chi l’ha inventato.
Al popolo che gioca non resta che aspettare numero dopo numero che la cartella si riempia…
Per poi gridare a squarciagola. Con l’ occhio indiscreto e geloso degli astanti di sala….BINGO.
Con tempo perfetto il locutore dal bancone decreta la formula che sigilla la costituzione della Democrazia della Speranza: “CHIAMANO BINGO”. E molto democraticamente chiede al popolo della sala se “Ci Sono altri Bingo In Sala?”. Il vincitore incassa, non esce, rimane. Rigioca.
Rispende a volte rivince. Nel complesso quasi sempre, anzi sempre, ci perde. Passano pochissimi minuti.
Sul tavolo ognuno ha nuovamente acquistato le sue cartelle. Raramente poche, nel complesso molte.
La giostra riparte. La democrazia dà i numeri. Il popolo della speranza fiducioso e disperato attende.
Ognuno il suo. La giostra riparte e non si ferma mai. 15, 16 ore al giorno…. CHIAMANO BINGO, CHIAMANO BINGO, CHIAMANO BINGO, CHIAMANO BINGO!
Le sale bingo sono piene. Così piene che non chiudono quasi mai. Anzi pullulano. In epoca di crisi si moltiplicano. Sono la tassa sulla speranza. Sono la formula di un nuovo grido popolare: CHIAMANO BINGO.
SUDATESTORIE propone un interessante studio sulla società, uno spettacolo che vuole essere denuncia e motivo di discussione, un teatro che vuole rimanere ben radicato nella società per affrontarne gli aspetti più complessi e spesso dimenticati, i cittadini più emarginati e lasciati soli, soprattutto oggi, che la crisi attanaglia e le risposte sembrano ogni giorno essere più “individualistiche”.