DONNA NON RIEDUCABILE
“Mettere in scena uno sguardo”: Ottavia Piccolo restituisce al pubblico
nella forma più diretta, più semplice, più anti-retorica possibile,
il senso della scelta di verità della giornalista Anna Politkovskaja
Dopo il crollo del Regime sovietico, la Russia sembrava avviata verso una nuova democrazia. L’assassinio di Anna Politkovskaja ha allungato un’ombra terribile su questa illusione.
Anna non era una militante politica, era una giornalista. Una giornalista e una donna, senza alcuna mira di potere o altro, se non quello di portare avanti, con tenacia e determinazione, il proprio mestiere. Il suo fu uno sguardo aperto, senza prevenzioni né compromessi, su quanto avveniva nel suo paese, partendo dalla lontana Cecenia, per arrivare a incontrare i momenti più terribili della recente storia russa (dalla strage al Teatro Dubrovka di Mosca, a quella nella scuola di Beslan).
La vita di Anna è diventata qualcosa di unico e di emblematico, in cui la vicenda personale e professionale ha finito con l’assumere di per sé un meta-significato, un valore simbolico di qualcosa che ancora sembra sfuggire alla comprensione e alla coscienza contemporanea.
Nel memorandum “Il sangue e la neve”, l’interprete femminile che raccoglie il testimone caduto dalle mani della Politkovskaja nel momento della sua eliminazione (in una ideale staffetta in cui l’attrice non si sostiuisce alla persona, facendone un personaggio “teatrale”, ma semplicemente ne prolunga fino a noi la forza e il valore), sottolinea che Anna si riteneva, ed era, una “giornalista”. Punto. Un ruolo sempre più scomodo nella “società della comunicazione” e del controllo mediatico delle coscienze: in questa “civiltà”, fare cronaca, pura e semplice e sincera cronaca, significa essere già in prima linea, esposti quindi a tutte le forme di rappresaglia, dalla più indiretta, silenziosa e segreta, alla più mirata e tragica.
“Affrontando il testo di Stefano Massini, mi resi conto che non si trattava di mettere in scena il “personaggio” di Anna Politkovskaja, né, tanto meno, di farne un’eroina da feullieton politico” afferma il regista Stefano Piccardi “Si trattava al contrario di restituire al pubblico, nella forma più diretta, più semplice, più anti-retorica possibile, il senso della scelta di verità, compiuta da una giornalista che volle andare a vedere dentro gli eventi, per restituircene, con sguardo limpido e coraggioso, personaggi e vicende”.
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo
musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi
regia di Silvano Piccardi
INFORMAZIONI
Teatro Don Bosco: via Stupinigi 1, Rivoli
Biglietti: intero € 18, ridotto € 14, under 18 € 5, on line (www.localticket.it) € 14
ACTI Teatri Indipendenti
via San Pietro in Vincoli 28, Torino
tel. 0115217099 – mob. 3313910441