Spettatori di ogni età in fila dalle prime ore di sabato 12 novembre, hanno gremito i portici del Teatro dell’Opera di Roma, per l’acquisto dei biglietti per l’intera stagione di opere, balletti e concerti. Appassionati e melomani, ma anche tanti giovani e un pubblico nuovo, in attesa di vedere stamattina l’apertura delle porte dell’ingresso centrale per conquistare una poltrona in platea, un palco o un posto in loggione. I più audaci hanno trascorso la notte nel piazzale davanti al Teatro, che ha messo a disposizione del pubblico sedie nell’ingresso e un servizio bar per alleviare l’attesa con caffè e cornetti. Alle ore 13 si è registrato l’afflusso al botteghino di oltre 1000 persone (ma centinaia sono ancora in coda), con una vendita di circa 3000 biglietti. La vendita e la fila di pubblico proseguirà per tutta la giornata: la possibilità d’acquisto andrà avanti nel pomeriggio e nei prossimi giorni. Infatti, per soddisfare le grandi richieste, si è reso necessario prorogare eccezionalmente fino al 25 novembre il termine per l’acquisto degli abbonamenti. Si supera così il successo di vendite della passata stagione.
“Il pubblico premia la qualità della stagione artistica – ha detto Catello De Martino, sovrintendente del Teatro dell’Opera – premia la qualità che il Teatro dell’Opera garantisce ai propri spettatori. Registriamo un netto aumento degli abbonamenti e della richiesta biglietti, in numero e quindi in incasso. La lunga fila al botteghino di stamattina premia il nostro impegno, ed il Teatro dell’Opera ha finalmente raggiunto il cuore e il gusto dei romani e degli spettatori che prenotano dall’Italia e da ogni parte del mondo. E in particolare è premiato il prestigio dell’inaugurazione con la presenza del Maestro Riccardo Muti che dirigerà il Macbeth di Verdi con la regia di Peter Stein in una coproduzione con il Festival di Salisburgo. Il Teatro dell’Opera è protagonista musicale in Europa. Sono in aumento anche le richieste dall’estero grazie anche alla presenza di famosi cantanti e direttori d’orchestra. Voglio ripeterlo: in due anni di attento lavoro artistico e amministrativo l’immagine del Teatro dell’Opera è ben mutata ed adesso possiamo vantarci di essere un Teatro di eccellenza in Europa, nel mondo”.