ELEKTRA
di Hugo von Hofmannsthal
regia Carmelo Rifici
con Elisabetta Pozzi
Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni
Martedì 10 gennaio 2012, debutterà, alle ore 19.30, al Teatro Carignano di Torino (piazza Carignano, 6) ELEKTRA di Hugo von Hofmannsthal, con la traduzione e la regia di Carmelo Rifici. Protagonista Elisabetta Pozzi
affiancata in scena da (in ordine alfabetico) Alberto Fasoli, Mariangela Granelli, Massimo Nicolini, Marta Richeldi e Francesca Botti, Giovanna Mangiù, Silvia Masotti, Chiara Saleri, Lucia Schierano.
Le scene sono di Guido Buganza, i costumi di Margherita Baldoni, le musiche di Daniele D’Angelo, le luci di Giovanni Raggi e i movimenti coreografici Alessio Maria Romano. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, sarà replicato al Carignano, per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino, fino a domenica 22 gennaio.
«L’intera opera fu scritta, senza sostanziali correzioni, in tre o quattro settimane, agosto-settembre 1903… Io lessi Elektra sofoclea in giardino e nel bosco, nell’autunno 1901. Mi colpì l’affinità e il contrasto con Amleto. Il desiderio di scrivere mi venne improvvisamente per le sollecitazioni del direttore del teatro Reinhardt a cui avevo detto che doveva rappresentare opere antiche e che aveva scusato la propria malavoglia per il sapore di “gesso” delle traduzioni e delle rielaborazioni esistenti»: così spiega Hofmannsthal a uno dei primi studiosi della tragedia, scritta per Eleonora Duse, che la non porterà mai in scena, e destinata al successo nel 1903 a Berlino, al teatro di Max Reinhardt.
Elettra figlia di Agamennone, vive a lungo fianco a fianco con gli assassini del padre, la madre Clitemnestra e il suo amante Egisto, animata dall’attesa del ritorno del fratello cui è affidato il compito della vendetta. E se l’autore è un uomo profondamente immerso nelle temperie culturali del suo tempo, così nella sua protagonista convivono la baccante dionisiaca e la donna isterica moderna, un omaggio alla forza espressiva dell’attrice italiana a cui era stata destinata la tragedia ma anche l’incontro tra mito e psicoanalisi, alla ricerca di un ideale ricongiungimento tra l’uomo moderno e le sue antiche origini.
Dopo il successo di Fedra di Euripide, allestita nel 2010 al Teatro Greco di Siracusa, si ricompone la coppia artistica formata da Elisabetta Pozzi e dal regista Carmelo Rifici, che nelle note di regia appunta: «La vera ispirazione dell’autore quindi non va cercata nella Grecia di Sofocle, ma nell’universo poetico di Shakespeare, Elektra assomiglia molto di più ad Amleto che alla sua omonima classica. La poesia è utilizzata da Hofmannsthal per distruggere il concetto di azione. Amleto è il primo grande personaggio moderno intento più a ragionare che a muoversi, il dubbio se essere o non essere sta alla base dell’anelito di Elektra, che vuole uccidere ma non riesce a farlo. L’azione le è negata, buona solo ad immaginare il matricidio ma incapace di agire ella stessa. Un essere impossibilitato ad agire, chiuso in una prigione, così appare in quel tempo a Hofmannsthal l’uomo contemporaneo, e così vede se stesso».
INFO BIGLIETTERIA:
Per informazioni telefono 011/5176246
Biglietti:
Settore A – intero € 34,00
Settore B – intero € 28,00
Recite: martedì e giovedì, ore 19.30; mercoledì, venerdì e sabato ore 20.45; domenica ore 15.30; lunedì riposo.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino|Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino – dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011/5176246 – Numero Verde 800.235.333
Biglietteria Teatro Regio | Teatro Stabile – Piazza Castello 215, Torino – da martedì a venerdì, dalle ore 10.30 alle ore 18.00 – sabato dalle ore 10.30 alle ore 16.00. Domenica e lunedì riposo.
Tel. 011 8815241 – 242.
Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.