Dopo il successo di Jazz Oddity, rielaborazione in chiave jazz dell’opera del White Duke David Bowie, la cantante Federica Zammarchi e il batterista Emanuele Smimmo tornano a rendere omaggio a un’altra grande pietra miliare del rock: Jimi Hendrix. Domenica 4 dicembre alle ore 21,00 il progetto “The Jazz Cries Jimi” approderà infatti sul palco di Spazio Jazz, la rassegna organizzata da Muzak Off e The Blue Taste in collaborazione con “jazzagenda” al Teatro Lo Spazio, nel cuore del quartiere San Giovanni di Roma (via Locri n. 42). Una rassegna che conferma il suo spirito eclettico e la sua attenzione per le proposte più originali ed innovative.
“The Jazz Cries Jimi”, progetto di recentissima formazione, nasce proprio da un’idea di Federica Zammarchi ed Emanuele Smimmo. Ad accompagnarli in questa nuova sfida, Francesco Poeti (chitarra ed effetti) -già in ensemble come il No Stress Trio e la band di Isabella Nicoletti- e Jacopo Ferrazza (contrabbasso), visto di recente a fianco di sassofonisti del calibro di Stefano Grigoli e Marco Guidolotti.
Il quartetto riproporrà alcuni dei brani più indimenticabili dell’immortale chitarrista statunitense ?” dalle celeberrime “Foxy Lady” e “Little Wing“, ai meno noti “Angel” e “One Rainy Wish” alla soave “Drifting“, passando per “Manic Depression” e “All Along the Watchtower“- utilizzandoli come terreno comune per proporre una personale lettura del repertorio contemporaneo dal quale il jazz può attingere.
“Il jazz del nuovo millennio ha a disposizione una tale ricchezza di composizioni, canzoni, brani, musiche di ogni natura e derivazione, che relegarlo all’esecuzione del classico repertorio di Broadway o della be-bop era sarebbe limitativo- ha spiegato Federica – Presentiamo quindi un nuovo grande songbook, diviso per capitoli, dedicando il primo ad un personaggio di valore indiscusso nel panorama musicale del 1900: Jimi Hendrix”.
Il quartetto ci offrirà così una panoramica completa sulla produzione artistica di Hendrix, utilizzando alcuni dei suoi caratteristici stilemi musicali per unirli al loro modo di intendere il jazz come forma aperta di esecuzione ed improvvisazione, senza però rinunciare mai alla melodia, al groove, all’atmosfera ed alla ricerca sul suono. Un appuntamento imperdibile sia per gli amanti delle blue notes che per gli appassionati di rock. Perché la grande musica non conosce confini e barriere, e il progetto “The Jazz Cries Jimi” è qui per dimostrarlo.
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