Un appuntamento all’insegna dell’ironia venerdì sera al Teatro Subasio di Spello per la stagione di contemporaneo organizzata da Fontemaggiore. In scena Veneti Fair, con la giovane attrice Marta Dalla Via. Lo spettacolo, una sorta di cabaret comico grottesco sul nord est, nasce dall’esperienza personale dell’attrice, dalla sua storia di veneta della montagna che è venuta in città, che Marta Dalla Via sa esprimere con un’attitudine formidabile all’imitazione e ad una vena polemica potente.
“Il 23 ottobre 1997 go ciapà un treno e son partìa…
Polenta e osei, rinuncio. Serenissimi e Liga veneta, rinuncio. Rosari e bestemmie, rinuncio. Guerrieri celti travestiti da sindaci, rinuncio. E parto.
Era fatta, ero ufficialmente una nord-est-ranea.
Con questo sguardo ho provato a raccontare il mio rapporto d’amore-odio con il Veneto e i suoi abitanti. Ne è uscita una giostra di personaggi comici, o meglio grotteschi, che con lucida follia provano a rispondere all’esplosivo quesito: il nord è così diverso dal sud?
Veneti fair è la storia di un divorzio e mentre la racconto mi scappa da ridere. Miss Polenta, Il Morto di Biancosarti, La Pettegola Bigotta, Il Professore Emigrato faranno da lente di ingrandimento per creare un ironico punto di vista sul senso dell’appartenenza