È il lavoro che ci fa battere il cuore? Questo sembra essere uno dei presupposti da cui parte il nuovo lavoro della compagnia bolognese. L’obiettivo di 60 battiti è, infatti, quello di raccontare l’importanza che il lavoro ricopre nella vita di ogni uomo in un momento storico e culturale in cui l’occupazione rappresenta uno dei maggiori problemi sociali.
La Compagnia della Quarta si confronta con il complesso tema del mondo del lavoro con un linguaggio che mescola danza e teatro fisico alternando pathos e humor, 60 battiti – titolo che allude alle pulsazioni del cuore in un minuto – non si interroga solo sul precariato ma ricerca una analisi profonda dei pensieri umani, delle esigenze, delle forzature che si è costretti e disposti a compiere pur di trovare il giusto assetto nella scacchiera sociale.
Quattro personaggi aspettano di riappropriarsi del loro futuro, in una sala d’attesa che preclude loro ogni possibilità di realizzazione. Quattro personaggi non parlanti alla ricerca di un lavoro in un epoca in cui sempre più spesso viene negato. Quattro personaggi pronti a combattersi, a sorreggersi, a sfidarsi e ad aiutarsi per difendere se stessi, il loro orgoglio, il loro futuro e le loro speranze. Oggi chi è eternamente escluso dal mondo del lavoro è costretto a mettersi continuamente in gioco e a riconoscere la propria incapacità di intervenire in un mondo guidato da meccanismi troppo grandi per la dimensione umana.
Il lavoro di ricerca della Compagnia si basa sul concetto di danza intesa come sincronia dei corpi, alternata a momenti più teatrali basati su una forte connessione tra il gesto e l’emotività della musica. Dal 2007 la Compagnia della Quarta riceve premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali grazie ad un codice narrativo unico ed originale che incontra il favore di pubblico e critica grazie alla sinergia tra gli artisti, lo staff tecnico e gli strumenti promozionali
60 battiti
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