Ginevra Di Marco ritorna per la terza volta al FolkClub con un progetto tutto nuovo, acustico e spirituale, che è, come scrive Francesco Magnelli, un excursus tra canti liturgici, para-liturgici, preghiere, canti di questua e racconti legati alla tradizione popolare ad intrecciarsi con composizioni di memoria più recente, laica, ma forti di tensione evocativa e morale. Un mosaico fitto di segnali e di stimoli intelligenti sul concetto di spiritualità, quella legata alla tradizione religiosa e quella che veste l’anima dell’uomo e che lo nobilita nei sentimenti terreni. Tra canzoni d’autore e canti popolari delle tradizioni regionali italiane, Ginevra ci accompagna in un’onda emotiva continua. Canti, richiami d’amore è ora anche un cd, acquistabile esclusivamente ai concerti, a esso sarà dedicato tutta la prima parte del concerto; mentre la seconda parte sarà più giocosa e ripercorrerà i pezzi più noti eseguiti da Ginevra in carriera.
Ginevra Di Marco compare sulla scena nel 1993, è voce defilata, quasi impercettibile nel fondamentale Ko De Mondo dei CSI. Già nel successivo In quiete conquista il centro della scena, un passo dietro al leader, Giovanni Lindo Ferretti. La sua voce possente, ma dolce, è contrappunto ideale alle rudezze sonore del resto della band. Una formula che farà la fortuna del più importante gruppo italiano degli anni ’90. Chiusa l’esperienza CSI, Ginevra prosegue il sodalizio artistico con Francesco Magnelli (tastierista dei CSI), insieme, dopo la sonorizzazione del film Il fantasma dell’opera, danno alle stampe il primo disco da solista di Ginevra, quel Trama Tenue che oltre alla già citata Targa Tenco 2000 come migliore esordiente, ottiene anche il Premio Ciampi. In questo periodo incomincia a collaborare con Max Gazzé, conosciuto in occasione di un tributo a Robert Wyatt, col quale sarà protagonista di una fortunata tournée nei teatri. Nel 2001 pubblica il live Concerto n. 1 – Smodato Temperante. Nello stesso anno partecipa al concerto-riunione dei Csi (tranne Zamboni) di Montesole, che dà il via all’esperienza dei PGR (Per Grazia Ricevuta), ideale prosecuzione del cammino dei CSI. Nel 2004, lasciati i PGR, Ginevra e Magnelli si rimettono al lavoro su un nuovo disco, nasce Disincanto, secondo lavoro solista della Di Marco. I due anni successivi sono consacrati al progetto Stazioni Lunari. Un’idea innovativa di Francesco Magnelli, in bilico tra musica e teatro, che vede Ginevra al centro della scena, interagire con artisti provenienti dagli ambiti più disparati, che cambiano di volta in volta. E’ un’esperienza fondamentale per lo sviluppo della carriera di Ginevra, che entra in contatto con artisti e musicalità diverse. Nasce così Stazioni lunari prende terra a Puerto Libre (2006), suo terzo disco, quello in cui Ginevra abbraccia decisamente la musica popolare, riproponendo canzoni della tradizione di diversi paesi, oltre a qualche chicca d’autore come Gracias a la vida o Les Tziganes di Leo Ferré. Infine nel 2009 esce Donna Ginevra, che vale alla Di Marco la sua seconda Targa Tenco.
Al FolkClub con Ginevra, Francesco Magnelli (tastiere e voce) e Andrea Salvadori alle chitarre, ovvero l’Orchestra da Camera Stazioni Lunari.
Una cantante energica dalla voce potente e dalla presenza imperiosa che si addicono più a una vocalist di consumata esperienza che a una giovane cantante: una vera e propria perla.
Canti,richiami d’amore
1020
Leave a Comment