In questa allegra versione burattinesca, rivolta sia all’infanzia che ad un pubblico di tutte le età, si prendono un po’ le distanze dall’impostazione moralistica, tipica della tradizione delle favole, per cui “per i giovani l’industria, l’abilità e la svegliatezza d’ingegno valgono più d’ogni altra fortuna ereditata”.
Con vena più scanzonata ed ironica si punta l’attenzione sul personaggio del gatto, nella cui scaltrezza il pubblico dei bambini volentieri s’immedesima, quasi ad esorcizzare le difficoltà e le inadeguatezze dei piccoli di fronte al complesso mondo degli adulti. Ci hanno aiutato nell’intento le numerose versioni presenti nella tradizione popolare italiana come “La Golpe” del Pitré o “Re Messemi-gli-becca-il-fumo” del Nerucci e ancora nell’ Imbriani e nello Straparola. Quasi sempre l’astuta bestiola è una gattina, mentre il ragazzo è rozzo e incapace e spesso l’ingratitudine verso l’animale fa perdere al giovanotto ogni ricchezza. Non nel caso di questa messinscena dove, come al solito, abbiamo scelto un rassicurante lieto fine, preceduto, però, da una prova di lealtà e sincerità da parte del Marchese di Carabà. L’allestimento si avvale di una scenografia distesa su due strutture che rappresentano il paesaggio e i luoghi scenici. L’animazione, favorisce il rapporto stretto con il pubblico che è chiamato a più riprese dalla Narratrice ed dal Gatto a partecipare all’azione
BIGLIETTI: posto numerato 7 euro – prenotazione consigliata
BIGLIETTI GRATUITI con la raccolta punti dei supermercati Esselunga. Catalogo “A teatro con Fidaty”.