L’attore romano propone al pubblico pugliese il suo spettacolo e la sua esperienza sull’occupazione del Teatro Valle.
Dalla capitale alla provincia pugliese: è questo il viaggio che compie il teatro di Tony Allotta, per raggiungere e toccare un pubblico nuovo, ma non per questo distante. È l’Associazione Culturale Malalingua, con sede a Roma e in Puglia, a portare a Molfetta, paese della provincia di Bari, Lettere rubate – Cercando Fernando Pessoa là dove non è mai stato. Lo spettacolo, ideato e recitato da Tony Allotta con la consulenza artistica di Roberto Scarpetti, si inserisce all’interno di una rassegna di drammaturgia contemporanea che vede protagonisti grandi nomi del teatro italiano.
Lettere rubate andrà in scena sabato 25 e domenica 26 febbraio, nella sede molfettese di Malalingua. L’evento sarà anche un’occasione per parlare, assieme al pubblico pugliese, di teatro e società, delle piccole ma importanti rivoluzioni culturali che hanno animato e continuano ad animare la capitale.
Subito dopo lo spettacolo, infatti, Tony Allotta condividerà con gli spettatori la sua esperienza e la sua testimonianza sull’occupazione del Teatro Valle di Roma, in un momento di scambio e confronto con un pubblico che, pur non protagonista dei cambiamenti in atto, li segue con grande interesse e curiosità.
Lettere rubate prende il titolo dal furto che Tony Allotta porta sul palco: il furto di un uomo disperato che si introduce all’intero di una sagrestia alla ricerca di qualcosa di valore. Fuggito con la refurtiva, il ladro/attore si ritrova inaspettatamente al cospetto degli spettatori, improvvisamente diventati complici del reato. E sarà assieme a loro che si svelerà il contenuto del bottino: pochi oggetti di valore e un baule pieno di lettere. Lettere rubate, il cui valore è ben più che economico, messaggi carpiti dalle vite altrui (forse dalla vita di Fernando Pessoa?) che ricordano il senso di una vita degna di essere vissuta.
Ed è così che prosegue lo spettacolo: di lettura in lettura, in un’indagine semiseria sullo scrittore Fernando Pessoa. Le parole del celebre poeta e fingitore si alternano a quelle di altri, lontani e sconosciuti tra loro. Da Mozart a Woody Allen, dai soliti noti agli illustri sconosciuti, le lettere rubate portano in scena l’atmosfera intima e intensa della corrispondenza scritta di pugno, della vita affidata all’inchiostro.
Tony Allotta è nato a Roma, dove è iniziata la sua formazione professionale, tra l’Università la Sapienza e il Laboratorio di Gigi Proietti, con cui ha lavorato in diversi spettacoli (Leggero Leggero, L’opera del Mendicante, Per Amore e per diletto, fino all’inaugurazione del Globe Theater di Roma con Romeo e Giulietta).
Successivamente ha collezionato numerosi ruoli in diverse produzioni teatrali e dal 2007 ha portato sulle scene il suo Lettere rubate.
Nel film di Jean Sarto Dall’altra parte del mare (2009), recita a fianco di Galatea Ranzi interpretando il ruolo di Filippo.