PER TROPPA VITA CHE HO NEL SANGUE,la breve vita e la grande poesia di Antonia Pozzi
, drammaturgia e regia di Anna Ceravolo, allestimento di Carla Ceravolo. Con Eleonora Bresciani (in video), Valentina Di Blasi, Valentina Mannone, Silvia Poggiogalli. Musiche eseguite da Silvia Gramegna. Video e foto di Renato Ferrero. Tenico luci e suono Lucia Miele Liquori.
Per troppa vita che ho nel sangue tremo, nel vasto inverno.
Antonia Pozzi
Mi sono avvicinata alla poesia di Antonia Pozzi sei anni fa, quando ancora la figura e l’opera della grande poetessa erano quasi avvolte nel silenzio. Mi ha subito colpito la precisione del linguaggio di Antonia, la capacità chirurgica di incidere nel suo animo e nel nostro con la lucidità invincibile delle parole.
La prima messinscena di questo spettacolo, sulla scia emotiva della mia “passione a prima vista” per la figura di Antonia Pozzi e dei suoi scritti, è del 2007. Il lavoro è stato poi presentato l’anno successivo, ed ora, per celebrare i cento anni dalla nascita, viene proposto in una versione che segna un’ulteriore analisi della personalità e delle opere di Antonia, confermando, a me innanzitutto, la forza della sua poesia, la sua capacità di sorprenderci.
Antonia Pozzi nasce a Milano il 13 febbraio 1912, cento anni fa, e vi muore suicida, a soli 26 anni, il 2 dicembre 1938.
Figlia unica di una agiata famiglia, Antonia può studiare, frequentare amici, viaggiare, seguire in prima persona la vita culturale dell’epoca: gode cioè di un grado di emancipazione come solo pochissime donne di inizio Novecento. Antonia si affaccia dunque alla vita colma di attese e di desideri, invece le convenzioni sociali, il perbenismo altoborghese, la morbida misoginia serpeggiante nel mondo intellettuale minano le sue sicurezze, e soffocano la sua avidità di vita.
La poesia, la scrittura, sono lo strumento con cui Antonia nutre e nello stesso tempo placa la sua gorgogliante e irruente vita interiore. Nel suo breve tempo, trascorso come una meteora, ci lascia pagine straordinarie che, non dimentichiamo, restano l’opera di una “ragazza”, una ragazza che a ventisei anni decide di chiudere con la vita. Il che, certo, non serve a rendere più bella la sua poesia, ma rende noi, che la amiamo, più stupefatti della sua grandezza e più commossi.
Per avvicinare lo spettatore e sospingerlo con delicatezza nel mondo di Antonia Pozzi, abbiamo deciso di immergerlo in uno scenario di immagini, sonorità e atmosfere che sono tratte dall’album di Antonia, alla scoperta della sua poesia, della sua vita, dei suoi luoghi.
La poesia di Antonia Pozzi è stata totalmente ignorata quando lei era in vita. Spero che questo spettacolo le renda un po’ di giustizia, e che il pubblico, come è avvenuto per me, venga sedotto dall’intelligenza di una grande scrittrice e provi la stessa tenerezza che provo io per una giovane donna che non poteva rinunciare a se stessa. Anna Ceravolo
ORARIO DEGLI SPETTACOLI
da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.30
PREZZI DEI BIGLIETTI
Biglietto intero € 15,00 – Ridotto convenzioni € 12,00 – Ridotto over 65, studenti € 10,00 – Gruppi scuole € 7,00 – Tessera € 3,00
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.30: tel. 06/5744034 – 06/5741622
cell. 328/8475891 – 338/3663891
www.teatrodidocumenti.it – teatrodidocumenti@libero.it
Teatro di Documenti
via Nicola zZabaglia, 42 00153 Roma tel.-fax 06.5744034 / 06.5741622
Il Teatro di Documenti si raggiunge con i seguenti mezzi pubblici: Treno: Stazione FS Ostiense, Stazione FS Lido – Metro: B Piramide – Bus: 63 – 630 – 673 – 719 – 170 – 781- 280 – 75 – 3 – 23 – 716 – 30