Uno spettacolo scritto e interpretato da Renato Solpietro e Edoardo Frustaci e diretto dallo stesso E. Frustaci (nda).Un appuntamento imperdibile che, celebrando il teatro sperimentale, sarà pronto a coinvolgere il pubblico in una recitazione sopra le righe e con un’ilarità cabarettistica mista alla commedia.
L’idea nasce da una scena di “Uomo e Galantuomo” del Maestro Eduardo De Filippo dalla quale la commedia verrà costruita e intorno a essa si svilupperà attraverso l’utilizzo della stessa tecnica, ma senza la divisione tradizionale in atti.
Luci spente e chitarra malinconica riempie la sala: sulle tristi note una voce seria interpreta un monologo profondo e nostalgico, mettendo il pubblico in una situazione di smarrimento. Ma sarà l’unico momento drammatico perché… il resto sarà tutto da ridere!
Passano appena due minuti dall’inizio dello spettacolo che succede il primo imprevisto: la protagonista femminile della vicenda avrebbe dovuto baciare Dado (Edoardo Frustaci), voce narrante del monologo, ma… non è presente; come non compare in scena neanche l’altro attore-Pino. A questo punto, Renato Solpietro interrompe la scena, e rivolgendosi al pubblico in maniera assolutamente seria, dichiara di voler fare un esperimento: prelevare due persone dalla platea. E’ da qui che la serata prende una piega inaspettata: vengono inizialmente scelte due persone realmente a caso, e dopo una serie di valutazioni i due protagonisti (R. Solpietro e E. Frustaci) sceglieranno come attori “quei due dietro di loro” interpretati da Nicola Farinaro e Micòl Giovanetti. Portati sul palco, i due attori fingeranno di essere pessimi attori e di non avere alcuna conoscenza del dialetto napoletano; si assisterà a un vero e proprio disastro recitativo.
Alla fine delle “prove dello spettacolo”, caratterizzato da esilaranti stravolgimenti, si chiude il cerchio della scena: ognuno ritorna se stesso e resta solo da decidere il titolo dello spettacolo… “Come intitolarlo?…E chi lo sa!?!”.
Per info. e prenotazioni: 06-44233649 06-44119185