Franca Valeri regala al teatro italiano un’altra elegante commedia dove la sua preziosa ironia gioca ancora con entusiasmo a cogliere nuovi spunti dall’esperienza di una vita trascorsa sulla scena.Nell’ultimo anno, al debutto di questo spettacolo, si sono affiancati altri progetti e omaggi alla sua storica carriera: due novità editoriali, l’autobiografia Bugiarda no, reticente, il dialogo tra due signorine perbene su L’educazione delle fanciulle composto insieme a Luciana Littizzetto, e il documentario Franca, la prima di Sabina Guzzanti, una vera dichiarazione d’amore, presentato all’ultimo Festival del cinema di Roma.
Non tutto è risolto è probabilmente la scrittura teatrale più importante di Franca Valeri. Un testo tra il comico e il metafisico, un po’ beckettiano, ma senza ascetismo. C’è una vecchia svampita (ma fino a un certo punto), una segretaria, Licia Maglietta, un figlio (forse), Urbano Barberini, una cameriera, Gabriella Franchini, una stufa di maiolica (che è piuttosto passiva, ma ha una parte importante). Dall’intrecciarsi delle loro battute, sempre giocate tra finzione e realtà, emerge un discorso profondo (e sempre divertente) sull’ambiguità della vita (e del teatro) e sull’approssimarsi della morte.
“Mi sono egoisticamente aggiudicata una protagonista che al crepuscolo di una vita lunga e avventurosa, reale quanto inventata (l’infelicità scartata con un colpo di tacco, il protagonismo raggiunto con la follia, i legami affettivi temuti come armi), sembra decisa a chiudere le sue partite ancora aperte con gli ultimi coprotagonisti della sua esistenza, siano essi persone, luoghi o oggetti – racconta Franca Valeri – Ma basta anche una piccola mossa all’accanito giocatore per restare ancora, appunto, in gioco. Per lei una cameriera e una bellissima stufa. La vita potrà ancora divertirla? Dopotutto, dice la signora, “non era nelle intenzioni del Creatore farci divertire”.
Giuseppe Marini ripercorre le tappe creative dello spettacolo che nella sua stesura già nasce per la protagonista ed i suoi interpreti “L’ultima commedia di Franca Valeri, di cui ho avuto il compito-privilegio di sorvegliare e incoraggiare le varie stesure, si è subito imposta alla mia attenzione per un fascino particolare: una certa eccentricità di scrittura, unita alla feconda irregolarità tipica degli artisti più grandi, quelli che non amano pascersi e riposare su risultati ottenuti e consolidati, ma che osano imbattersi in territori non ancora esplorati. Franca giocava con assoluta libertà – quella dei veri grandi, non disgiunta cioè da una particolare prudenza – con la propria avventura esistenziale ed artistica, montava e rismontava i propri “materiali” in un caos ordinato e regolatissimo dove, attraverso una modalità tipicamente impressionista, un certo realismo de-realizzato, ma mai del tutto abbandonato, riesce a coniugarsi con grazia mozartiana in lirismo metafisico. Con un avveduto (e meravigliosamente insensato) altalenare di citazioni e rimandi, in un corto circuito di mirati occultamenti e svelamenti capace di includere e contagiare il Personaggio, la Persona e l’Attrice, si andava componendo una macchina testuale (specchio segreto… forse… di una meravigliosa avventura umana e artistica?) che osa fare di Non tutto è risolto il suo originale statuto espressivo.”
Alessandro Chiti e Mario Tufano firmano, rispettivamente, scene e costumi. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato nel 2011 nella collezione di Teatro dell’editore Einaudi.
Mercoledì 14 marzo alle 18.00 la compagnia incontra il pubblico in teatro,coordina Gabriele Rizza, ingresso libero.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20.45, domenica: ore 15.45. Lunedì 6 febbraio riposo.Prezzi biglietti interi: Platea: € 27 + € 3 (diritto di prevendita) € 30, Posto Palco: € 20+ € 2 (diritto di prevendita) € 22, Galleria: € 13,00 + € 2 (diritto di prevendita) € 15
Paola Pace – Ufficio Stampa Fondazione Teatro della Pergola
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