Scrive Elisabetta Salvatori: “Una delle cose più belle del mio lavoro è che posso scegliere di raccontare le storie che mi stanno a cuore, con parole scelte da me, e infatti il tempo che dedico alla stesura del testo, tra le varie fasi di mettere su uno spettacolo, è il più lungo. A seconda di che momento attraverso, le esigenze di parlare di un argomento o di un altro cambiano, anche se poi ci sono temi che sempre mi toccano, e che in ogni spettacolo vengono fuori. Questa volta parlo di poesia e fede di donne. La vita degli altri è un mondo, una scuola, un brivido… una porta attraverso la quale entro chiedendo permesso, e togliendomi le scarpe, come su una terra sacra”.
E infatti è sempre scalza, Elisabetta, nei suoi spettacoli come in questo Piantate in terra come un faggio o una croce dove, in punta di piedi, entra nelle vite di Caterina Benincasa e Beatrice Bugelli, ovvero di Santa Caterina da Siena e di Beatrice di Pian degli Ontani, la poetessa pastora.
Le due donne non si sono mai incontrate: a dividerle ci sono secoli di storia e ad unirle un’infinità di fili sottili e affascinanti. Parlare di loro è entrare nel mistero di sapienze sorprendenti che vanno oltre le istruzioni scolastiche, di povertà trasformata, di bellezza come valore assoluto, di talento, di amore, di terra e di cielo, di fede. Entrambe analfabete, entrambe nate in famiglie umili si rivelarono straordinarie e caparbie comunicatrici. In due epoche dove era difficile tutto, figuriamoci essere donna e umile, divennero riferimento di compaesani e di potenti, di intellettuali e pontefici, di disperati e sovrani. Il racconto delle loro vite si snoda partendo dalla loro morte e percorre a ritroso le loro vite, rivelando l’intima, seducente, affinità delle due storie.
Elisabetta Salvatori ci rende una narrazione scarna, vuota di tutto: solo la sua voce e il violino di Matteo Ceramelli che si intrecciano, insieme all’intreccio delle due vite.
Ingresso: intero € 14-ridotto € 12
Info: 055 4220361/2
Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19
www.toscanateatro.it
Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze