Potrei cavarmela dicendo che “Puzzle” è uno spettacolo stupendo. Da non perdere. Questo sintetico giudizio mi eviterebbe la difficile ricerca di parole acconce per raccontare l’esperienza straordinaria di questa danza classica-acrobatica. E’ compito difficile raccontare l’eccezionale bravura di questi sette danzatori-atleti che dimostrano un affiatamento e una preparazione tecnica notevolissima. Le performance stupiscono e affascinano per la loro incredibile potenza atletica messa al servizio di una coreografia che impasta la musica con l’armonia, l’eleganza, il ritmo, la grazia. Con le loro geometrie gli atleti tendono al superamento ponderale dei corpi. E’ proprio il movimento, l’espressione intensa, l’interpretazione della narrazione (affidata alla musica) dei protagonisti che affascina ed emoziona. Al di là dell’aspetto acrobatico dobbiamo convenire che le coreografie, spesso vere e proprie creazioni poetiche, sono il frutto di un lavoro di equipe composta da vari collaboratori e dagli stessi danzatori di cui ci corre l’obbligo di menzionare. Sono: Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Riccardo Calia, Eleonora Di Vita, Silvia Proietti, Marco Ticli e Marco Zanotti.
La compagnia sotto la guida di Giulia Staccioli vanta un repertorio di un centinaio di coreografie originali, alcune diventate veri e propri “cult” della danza contemporanea.
“Puzzle” una creazione di Kataklò Athletic Dance Theatre
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