Giovedì 19 marzo gennaio debutta AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTI, ultimo spettacolo della stagione VADO AL MIL 012, in scena una straordinaria Elena Bucci interseca autobiografia e biografia, tra Pessoa, Virginia Woolf e Proust. Ad accompagnarla il suono del pianoforte di Andrea Agostini che, attraverso la musica, trasforma le storie biografiche in ballate. Scivolando dalla poesia al canto, dalla danza al piccolo gesto quotidiano, ogni sera si crea tra attrice e pianista un’alchimia nuova, con le improvvisazioni, i rimandi e le ripetizioni tipiche della musica jazz.
Tutti i lavori sono ambientati in un bar, che sembra attraversare epoche diverse e luoghi lontanissimi tra loro. Potrebbe stare in un paese di Romagna come a Sidney, Singapore o Parigi. L’ora è sempre notturna e i personaggi che abitano il locale si perdono nelle biografie altrui come nella continua reinvenzione della propria.
In un luogo apparentemente neutro e casuale come un bar, dove anche il contatto più profondo si trasforma in nulla e dove anche attraverso un gesto breve e insignificante ci si può imbattere in qualche verità svelata per distrazione si assiste allo scorrere di tante vite, ci si perde ci si ritrova.
Nello spettacolo si intersecano l’autobiografia dell’attrice e le storie delle tante persone che ha conosciuto o sfiorato, l’opera di Pessoa, i pensieri di Virginia Woolf, la riflessione sulla trasformazione della memoria biografica realizzata da Proust.
Ferdinando Pessoa, maestro nella creazione di eteronimi e nelle moltiplicazioni del sentire e delle identità, ha il posto d’onore in questo bar: sta seduto al bancone con il suo cappello, il suo fragile cappotto e un piccolo quaderno nero.
Seduta ad un tavolino di un bar, che forse è il mio e forse no, guardo la gente che passa, beve, parla, beve, tace, guarda, pensa, beve, ride, se ne va.
Nel mio bar, perché è mio, è sempre notte tarda, poco prima della chiusura, quando gli ignoti appaiono orfani o profughi, naufraghi dall’Occidente.
Fantastico sulle loro vite, su tutte le infanzie e tutte le morti.
Intravedo i sogni inquieti e i legami.In loro mi perdo, mi moltiplico, mi dimentico.
Una patologia, un difetto?
Mi sembrano re e regine, principesse e principi prigionieri dell’incanto.
Il bar somiglia al mondo d’Occidente che muore. Dove sono gli assassini?
Io sto lì come un vampiro inoffensivo, un affettuoso testimone.
Elena Bucci
Orari spettacolo: giov, ven, sab ore 21.00
Prenotazioni e informazioni: 02 36592544 – info@tieffeteatro.it – www.tieffeteatro.it
Prezzi: 15 intero – 10 ridotto (over 60, under 25)