OperaVoice è una start-up che nasce dall’esperienza di oltre 25 anni di mediazione linguistica per lo spettacolo dal vivo che il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Prescott Studio praticano con esiti consolidati nel gradimento del pubblico ed esemplari per le altre istituzioni teatrali.
Ci fa piacere ricordare come il 1° giugno del 1986, per la prima volta in Europa e al Maggio Musicale Fiorentino, con la messinscena dei Maestri cantori di Norimberga diretti da Zubin Mehta prese avvio la sfida di provare a superare la barriera linguistica fra pubblico e palcoscenico, ispirandosi alla consolidata esperienza audiovisiva dei sottotitoli. Fu il debutto dei sopratitoli, che da allora sono parte imprescindibile nella fruizione del teatro musicale. La presenza di un pubblico internazionale sempre più visibile e partecipativo, ha portato nel corso del 2011 il Teatro del Maggio a mettersi ulteriormente in gioco, sperimentando la nuova tecnologia OperaVoice®, che un musicista collaboratore storico e socio di Prescott Studio ha ideato e fatto sviluppare, autonomamente, da un team di esperti informatici. OperaVoice realizza la possibilità di ricevere via wireless, attraverso dispositivi mobili di ultima generazione, una versione multilingua del testo cantato o recitato. Gli apparati sono quelli comunemente in mano alla maggioranza degli spettatori (iPod, smartphone, tablet), che ricevono i testi sincronizzati attraverso un’app dedicata, scaricabile gratuitamente per Android e Apple, o attraverso il normale browser per i dispositivi di altre marche. Si tratta di un servizio altamente innovativo che, sfruttando le risorse delle più recenti tecnologie della comunicazione, consente di raggiungere l’utenza in modo sempre più differenziato: si pensi al pubblico internazionale (non certo a proprio agio con la consueta versione monolingua dei sopratitoli), a chi occupa posti visivamente svantaggiati, a chi è portatore di imparità sensoriali (come nel caso di ipoudenti e ipovedenti) o, infine, al piacere di poter leggere il testo nella lingua originale, cantata o recitata dagli interpreti.
Durante il primo esperimento, un anno fa, col Cappello di paglia di Firenze, ci chiedevamo quali prospettive avrebbe dischiuso questa soluzione, prevedendo un periodo di rodaggio per una modalità di lettura certo inconsueta durante l’ascolto dell’opera. Che il progetto avesse bisogno di sviluppi e studi sull’ergonomia dello sguardo, ottimizzazioni per la capacità di trasmissione e per la sincronicità con lo schermo centrale sopra la scena, ci sembrò naturale.
A distanza di un anno, segnaliamo una sensibilità crescente per un’offerta sempre più attenta al pubblico internazionale: a esempio a Firenze, nel novembre scorso, Zubin Mehta per il Caso Makropulos di Leóš Janáček ha chiesto che il tradizionale schermo centrale dei sopratitoli ospitasse due lingue (italiano e inglese), mentre sui dispositivi wireless OperaVoice e Prescott Studio rendevano consultabile, oltre a tali versioni, anche quella originale in lingua ceca.
E siamo al 75° Maggio Musicale Fiorentino 2012. La titolazione sopra l’arco scenico sarà in due lingue, italiano e inglese, per due opere in cartellone, mentre sui dispositivi mobili saranno disponibili anche le lingue originali: tedesco per Der Rosenkavalier di Richard Strauss, ungherese per Il castello del Duca Barbablu di Béla Bartók.
Il servizio deve ancora trovare continuità e consuetudine presso il pubblico. L’ergonomia della lettura dal dispositivo durante lo spettacolo non è ancora studiata a fondo: un lavoro di design con supporto orientabile sulle poltrone la renderebbe infatti più fruibile e amichevole, ne siamo certi. Gli orizzonti che apre la tecnologia OperaVoice® sono tuttavia di grande flessibilità e di ingenti risparmi.
Nell’anno appena trascorso, oltre a intessere rapporti con prestigiosi teatri in Italia e all’estero per l’adozione della titolazione wireless, OperaVoice ha sviluppato due app per Apple Store e Android Market che hanno ricevuto un successo sorprendente per una tecnologia ancora così di nicchia: oltre 5000 download da tutto il mondo.
La sola Prescott Studio, infine, curando con altri importanti partner tecnologici i testi per la titolazione multilingua presso la nuova e avveniristica Royal Opera House di Muscat, nel principato dell’Oman (dove i principali teatri d’opera italiani ed europei stanno esportando le loro produzioni), si conferma come punta d’eccellenza internazionale nell’ambito della mediazione linguistica per lo spettacolo dal vivo.
Le nuove scommesse di oggi confermano che una delle priorità del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dei suoi tradizionali partner che curano la titolazione è quella di continuare a sostenere i propri spettatori con soluzioni aggiornate e competitive.