Giunto ormai alla sua quinta edizione il Napoli Teatro Festival Italia si conferma uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di teatro. Sono 25 i giorni di spettacoli, 130 le rappresentazioni e 30 i luoghi che diverranno i palchi di questa edizione (il Festival si muove anche fuori dai classici teatri e sceglie location spesso inusuali). Presentato alla stampa dal direttore artistico Luca De Fusco in uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, la grotta di Seiano e il Parco Archeologico di Pausilypon (che saranno anche la location di uno degli spettacoli), il Festival conferma anche quest’anno alcuni filoni caratteristici. Il filone internazionale con l’apertura affidata allo spettacolo musicale The Makropulos Case, e Peter Brook con lo spettacolo The Suit.
Novità di quest’edizione sono due focus internazionali.
Il primo sulla nuova realtà teatrale argentina con spettacoli di Claudio Tolcachir, rivelazione del Festival d’Automne di Parigi del 2011, Daniel Veronese figura di riferimento del teatro di Buenos Aires, e la giovane promessa Romina Paula.
Altro focus interessante di questa nuova edizione del festival è la danza israeliana con i due spettacoli della Vertigo Dance Company(Null e Birth of the Phoenix), poi si vedrà Kibbutz Contemporary Dance Company con Bein Kodesh Le’ Hol (Sacred and Profane) e If at all, e Dafi Altabeb che porterà a Napoli una performance in prima assoluta con Sensitivity to heat.
Confermato anche lo spazio alla nuova drammaturgia con Igiene dell’assassino di Amélie Nothomb (adattamento di Alessandro Maggi), Museo delle Utopie di Pietro Favari, regia di Giuseppe Sollazzo; Un giorno tutto questo sarà tuo di Davide Iodice, Napoli. Interno. Giorno. Visioni oltre… ed altre di una città della Compagnia CRASC che porterà gli spettatori in giro per i vicoli della città, Ifigenia in Aulide di Mircea Eliade, regia di Gianpiero Borgia; L’Angelo della casa di Antonella Cilento, regia di Giorgia Palombi; Exils di Fabrice Murgia, La casa morta di Yiannis Ritsos per la regia di Pierpaolo Sepe.
Ancora testi dai più disparati argomenti come Summer di Edward Bond, Taking care of baby, regia di Fabrizio Arcuri, The Rerum natura, una creazione di Babilonia Teatri, A bocca piena, drammaturgia di Emanuela Giordano e Mascia Musy, Teatro in cucina: Sartù, testo di Rosi Padovani, regia di Roberto Azzurro, Pasolini Plauto Il Vantone di Plauto, regia di Arturo Cirillo; Tommy… non apro! drammaturgia e regia di Vincenzo Borrelli; Yo, El Heredero (Io, l’erede di Eduardo De Filippo) versione spagnola a cura di Francesco Saponaro, con Wonderland inoltre torna a Napoli Matthew Lenton, regista molto amato dal Festival.
Il Festival avrà una seconda trance a settembre con spettacoli di Antonio Latella che presenta C’è del pianto in queste lacrime, l’Antigone commissionata a Valeria Parrella, Ta-Kai-Ta con la regia di Enzo Moscato, Odissea Napoletana di Gabriele Russo, Voce ‘e notte con la drammaturgia e regia di Lina Sastri e ‘O Paparascianno di Laura Angiulli.
Il Festival è contornato da cinque progetti speciali: Écrire et mettre en scène aujourd’hui che prevede uno spettacolo di Marion Aubert e firmato da Gèrard Watkins, e un altro di Pierre-Yves Chapalain e firmato da Guy Delamotte; Ramblas dedicato all’arte di strada; Welcome on board di Gennaro Cimmino; L’Isola di Arturo che vedrà Licia Maglietta interprete del capolavoro di Elsa Morante e, infine, Arrevuoto|Settimo Movimento firmato da Maurizio Braucci e Roberta Carlotto.