La stagione estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia prosegue nell’incanto della Cavea dell’Auditorium con la rassegna Beethoven senza pari! sfizioso gioco di parole a indicare un percorso fra le sinfonie “dispari” del genio di Bonn analizzandone l’innovazione e la portata rivoluzionaria. E dopo la Prima e la Quinta Sinfonia, il secondo appuntamento procede in crescendo, con la Terza e la Settima: protagonisti, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Carlo Rizzari, già assistente di Sir Antonio Pappano dal 2006, nel lucido percorso di riscoperta emotiva e intellettuale di Beethoven. Che l’Orchestra sia perfettamente a suo agio con le più celebri pagine del repertorio sinfonico, come pure che abbia una certa familiarità di approccio con Rizzari (che la dirige regolarmente), è palese anche in questa occasione considerando la facilità di esecuzione che trapela dall’ascolto. È noto che Beethoven dedicò inizialmente la Terza, o Eroica (1804) a Napoleone Bonaparte per il quale nutriva profonda ammirazione: quando proprio Bonaparte si auto-incoronò imperatore tradendo gli ideali della Rivoluzione Francese, il compositore stracciò furiosamente la dedica (commutandola per il principe Max von Lobkowitz). Restano intatti i toni epici e dirompenti, distribuiti in quasi 50 minuti di musica, la struttura portentosa e il tono encomiastico che trapelano dall’esecuzione della serata, fra l’inizio timidamente energico, la nitidezza tragica dell’Adagio assai, il vigore musicale dello Scherzo o la vivacità del Finale. Anche stavolta Rizzari non si lascia fagocitare dalla partitura e mantiene un’esecuzione vibrante, ma senza enfasi. Una certa continuità si registra anche con la seconda parte del programma con la Settima Sinfonia (1812), a dir poco vitale e dionisiaca (esaltante quella ascoltata solo pochi mesi fa a Santa Cecilia diretta da Temirkanov), già definita “apoteosi della danza” da Wagner. La gioia iniziale si trasforma nel clima sotteso e intimista del secondo movimento e il ritmo esplode quasi senza ritegno nello Scherzo per anticipare lo spumeggiante Allegro finale. Terzo e ultimo appuntamento della rassegna beethoveniana con la Nona Sinfonia, l’unica con la presenza del Coro. Appuntamento il 18 e il 19 luglio.