Travolgente successo per l’icona del jazz Dee Dee Bridgewater che torna a Roma in uno degli eventi di punta di stagione nella meravigliosa cornice della Casa del Jazz. L’inconfondibile, ultima signora del jazz si è fatta attendere per un po’ da un pubblico scalpitante, ma quando è apparsa sul palco, abito rosa con stampa floreale, collana e bracciale vistosi, a piedi nudi (spiega di aver dimenticato le scarpe in hotel e che le altre non si abbinavano all’outfit scelto) ha catturato subito la platea trepidante con la sua personalità, con poche semplici parole e un sorriso contagioso. In “To Billie With Love: a Celebration of Lady Day” a Roma, Dee Dee Bridgewater ha presentato il suo ultimo progetto, un caloroso omaggio all’icona del jazz Billie Holiday (l’album Eleanora Fagan: To Billie Holiday With Love From Dee Dee le ha regalato il terzo Grammy Award della carriera nel 2011). Ma non si è trattato “solo” di un tributo a Lady Day, con alcune struggenti reinterpretazioni dei suoi brani più noti, da Lady sings the blues al romanticismo di Lover Man, a una suadente Fine and mellow (uno dei più famosi blues di Lady Day), ma di un lungo emozionante viaggio musicale nella carriera della cantante. Dai ritmi quasi tribali di Afro Blue (di Mongo Santamarìa) a Besame mucho in versione ballata struggente, la signora del jazz ha incantato per la sua voce eccezionale, per l’affinità con gli strepitosi musicisti sul palco, Craig Handy (sax, flauto), Edsel Gomez (pianoforte), Stefan Lievestro (contrabbasso), Kenny Phelps (batteria) in bilico fra improvvisazione e genialità in un viaggio esaltante e trascinante in due ore di musica senza interruzioni. L’artista è una vera entertainer, dalla voce straordinaria e dalla verve irresistibile che sa come incantare e divertire con naturalezza e senza artifici: chiacchiera con il pubblico, gioca con i bambini pronti a irrompere sul palco, balla e si scatena sul palco lasciandosi trasportare dalla musica e si diverte sinceramente ricambiando l’affetto del suo pubblico. Dopo il tributo finale a Abbey Lincoln (già moglie di Max Roach) scomparsa di recente, Dee Dee saluta Roma, regala una folgorante My favourite things di John Coltrane e ringrazia il pubblico anche se solo per poco. Non può non tornare richiamata a gran voce per il grande bis finale, una scatenata Compared to what. Il pubblico è già assiepato in tripudio sotto il palco per una serata indimenticabile.