Anche quest’anno la Bottega delle Maschere è protagonista della Pirandelliana, uno degli appuntamenti cult dell’estate romana: giunta alla XIV edizione, la rassegna propone il teatro di parola pirandelliano nel magnifico Giardino della Basilica di Sant’Alessio sull’Aventino, in uno scenario a dir poco mozzafiato. Marcello Amici, anima della Bottega, propone quest’anno la commedia Così è (se vi pare), tratta dalla novella di Pirandello, La signora Frola e il signor Ponza, suo genero. Sono loro gli oggetti dell’ossessione della comunità borghesissima e benpensante che cerca a tutti i costi di scoprire impunemente la verità. Già perché la signora Frola afferma che la figlia (Lina), creduta morta dal genero, gli è stata data in moglie come fosse un’altra donna. Il signor Ponza afferma invece che la suocera sia pazza non rendendosi conto che la figlia è morta da quattro anni. Non esistono prove che possano accertare la verità dell’uno o dell’altro: e allora chi dei due è pazzo? Pirandello gioca sull’incomunicabilità e sulla relatività della verità, su come chiunque voglia persuadere gli altri che noi siamo come ci vede esattamente lui. Sul palco rosso e nero decisamente minimalista, con tanto di specchio deformante e pochissimi strumenti funzionali, la cifra stilistica della regia di Amici è di concentrarsi espressamente sulla parola e sull’azione, trasformando i personaggi in vere e proprie marionette futuriste che si muovono quasi vorticosamente, manipolate dal loro egoismo. Ciascuno poi di fatto viene isolato nel suo punto di vista e in quest’ottica ciascuno assume una precisa posizione.
Da una parte il gruppo, le donne vestite tutte uguali (evidente diramazione della loro omologata coscienza ed esigenza) con abiti grigi e perle, gli uomini in nero, ciascuno alle prese con una precisa caratterizzazione quasi caricaturale. Al centro il dolore della signora Frola (Ingrid Mauretti) e al signor Ponza (Giuseppe Arnone). Dall’altro lato Lamberto Laudisi (Marcello Amici), mentore-specchio di Pirandello che sa bene come la verità non sia mai unica: è l’unico ad essere avulso dal folle tentativo d’intromettersi nelle altrui vite alla ricerca ossessiva di prove, consapevole dell’incomunicabilità della verità, diversa dinanzi a ciascuno. Ed è lui l’elemento positivamente dissonante che capisce quel che la stessa signora Ponza, interpellata dal Prefetto in persona, svelerà affermando di essere al contempo stesso “quello che si vuole che io sia”. Un teatro di parola in cui il ritmo non manca nonostante la “fissità” dell’azione grazie all’alchimia della compagnia ormai rodatissima. Alla commedia Così è (se vi pare) che va in scena il martedì, il giovedì e il sabato, si alternano quattro unici La verità, L’uomo dal fiore in bocca, La patente, All’uscita che sono rappresentati il mercoledì, il venerdì e la domenica. Tutti i giorni fino al 5 agosto.