Cinque palcoscenici ad alto tasso panoramico, 13 giorni di spettacoli, 15 spettacoli e tre coproduzioni in prima assoluta nazionale
Torna il Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello, la rassegna diretta da Gerardo D’Andrea che offre uno sguardo sulla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera. Giunto alla nona edizione il Festival quest’anno moltiplica anche i palcoscenici.
“Il Festival che si snoda in tanti luoghi simbolo del Comune – dichiara il Sindaco di Positano, Michele De Lucia – rappresenta non solo un formidabile e necessario impegno per la cultura ma anche uno straordinario strumento di marketing territoriale per ampliare le rotte del turismo ed offrire nuovi incomparabili scorci del nostro territorio.”
Al tradizionale Teatro Giardino di Via Pasitea, agli incanti mozzafiato di Montepertuso e Nocelle, le due frazioni che sovrastano il paese, si aggiungono la Piazzetta della Chiesa Nuova e le suggestioni del Sagrato della Chiesa Madre. Proprio qui, all’ombra del Campanile e della Cupola dell’ Assunta, simboli iconografici di tutta la costiera, il 29 luglio, alle 21,30, l’apertura con lo spettacolo di Maria Luisa Spaziani “Giovanna d’Arco” con Gaia Aprea e la regia di Luca De Fusco.
L’inaugurazione sarà preceduta, come lo scorso anno, alle 18, dalla Cerimonia del “Carrello di Tespi” con a bordo l’attore Pietro Pignatelli che declamerà un testo/omaggio a Positano scritto per l’occasione dal drammaturgo Enzo Moscato. A precedere il carrello 30 ballerine allieve della Scuola di Ballo Patty Schisa di Sorrento.
“C’è un doppio filo conduttore quest’anno – spiega il Direttore Artistico Gerardo D’Andrea – il nostro tradizionale Festival che vuole dare spazio, voce ed opportunità alla nuova drammaturgia contemporanea italiana ( in cartellone abbiamo più di un autore under 30), e poi gli spettacoli in musica, ce ne saranno ben tre, che rappresentano invece una novità.”
Il 30 luglio, il Festival si sposterà nella Piazzetta di Montepertuso dove alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Sveglia e Vinci” una pièce scritta e diretta da Edoardo Tartaglia, interpretata da Veronica Mazza(ore 21).
Il 31 luglio, al Teatro Giardino di Via Pasitea, il divertente spettacolo musicale “Bestie Feroci Revolution” di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia (ore 21).
Il 1 agosto, ancora al Teatro Giardino, Mariano Rigillo in scena con “Ferito a Morte”, regia di Claudio di Palma (ore 21).
Il 2 agosto, il Festival si sposta nell’incantevole Borgo di Nocelle, dove Gigi Savoia e Maria Basile Scarpetta presentano “Ditegli sempre di si” di Eduardo De Filippo, con la regia di Maurizio Panici (ore 21).
Il 3 agosto arriva a Positano “Gomorra” tratto dal best seller di Roberto Saviano nell’adattamento dello stesso Saviano e di Mario Gelardi con Ernesto Mahieux, Ivan Castiglione, Giuseppe Miale Di Mauro e la regia di Mario Gelardi(ore 21).
Il 4 agosto al Teatro Giardino, l’atteso spettacolo “Ti racconto il 10 maggio: l’epopea di Diego Armando Maradona”, di Maurizio de Giovanni, protagonista Peppe Miale, regia di Massimo De Matteo, dopo il successo di “Juve – Napoli 1 a 3, la presa di Torino” (ore 21).
Il 5 agosto ancora al Teatro Giardino Igor Esposito, autore rivelazione della nuova drammaturgia italiana, presenta “Radio Argo”diretto e interpretato da Peppino Mazzotta (ore 21).
Il 6 agosto al Teatro Giardino la Serata di Gala per il Premio Annibale Ruccello, il drammaturgo di Castellammare di Stabia scomparso nel 1985 a soli 30 anni. Nelle scorse edizioni, il riconoscimento è stato assegnato, tra gli altri, a Isa Danieli, Spiro Scimone, Fausto Russo Alesi, Enzo Moscato. Quest’ultimo sarà protagonista di questa serata con la sua“Toledo Suite” spettacolo/concerto con video proiezioni firmate da Mimmo Paladino(ore 21).
Il 7 agosto, ancora al Teatro Giardino, prima assoluta di “Core Spezzato, spettacolo coprodotto dal Festival, scritto, diretto e interpretato da Carmine Borrino(ore 21).
Anche “La Madre” di Bertolt Brecht con Imma Villa diretta da Carlo Cerciello, finestra sulla drammaturgia straniera, in scena l’8 agostoal Teatro Giardino, è una coproduzione del Positano Teatro Festival, così come lo spettacolo del 9 agosto, in scena nella Piazzetta della Chiesa Nuova, “InCanto di Partenope” con Antonella Morea(ore 21).
La chiusura del Festival, il 10 agosto, al Teatro Giardino, è affidata per il secondo anno a “Il Teatro che verrà” ovvero a tre corti teatrali che sono stati scelti e premiatinell’ultima edizione de “La Corte della Formica”: “Crepacuore” di Erika Z.Galli, “Operazione Erode” di Claudio Buono e “Sketch & scotch” con il duo Mimatto(ore 21).“Perché il Teatro Festival di Positano – conclude il direttore artistico – si propone con forza di dare spazio e presentare al pubblico nuovi autori.”
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, prenotazione telefonica al numero del Comune di Positano 089/8122535
Stampa e Comunicazione
Diletta Capissi: 335.8185695
Gianmarco Cesario: 392.0368070
Michele Cinque: 338.1830438
Michele Colangelo: 339. 8134107
positanoteatrofestival@gmail.com
IL PREMIO ANNIBALE RUCCELLO
Albo d’Oro
2002 Enzo Moscato2003 Isa Danieli2004 Fausto Paravidino2005 Fausto Russo Alesi2006 Compagnia Elicantropo2010 Michele De Lucia, Sindaco di Positano, per aver ridato vita al Festival2011 Spiro Scimone
Il Premio Annibale Ruccello 2012 sarà consegnato ad un protagonista della scena teatrale, tra i tre finalisti segnalati, nella Serata di Gala del 6 agosto dal Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Marco Rossi Doria
LA TERNA FINALISTA
Carmine Borrino Peppino Mazzotta Imma Villa
(attore-autore e regista) (attore e regista) (attrice)
Il Premio Annibale Ruccello 2012 è rappresentato da una scultura creata e donata dall’artista Sergio Fermariello. L’originale opera, realizzata in acciaio inox satinato, alta 70 cm., rappresenta coppie di barracuda che si intersecano. Corpi allungati, provvisti di forti mascelle, si intrecciano con altri barracuda in modo sinuoso formando una unica figura rappresentata dalla testa del pesce, da una articolata struttura corporea e dalla coda: “Il Barracuda ha una mascella pronunciata, mi ricorda la sguessera di Totò. – spiega Sergio Fermariello – È un pesce dei mari tropicali che altera gli equilibri marini. Ecco, mi piaceva utilizzare ciò che rappresenta questo pesce degli oceani che ricorda nella sua argentea silhouette il metallo luccicante di una lancia aggressiva, la scultura rimandaa due concetti: da una parte il pesce che ci guarda, insidioso, ammiccante, un po’ come Pulcinella che cade nel vortice del desiderio, attirato da tutto ciò che luccica, come nel meccanismo teatrale. Ma il barracuda è anche aggressivo, un animale degli oceani che mostra tutta la sua alterità rispetto al nostro Mediterraneo. Dall’altra parte, invece, il corpo della scultura, l’ho immaginato come un mazzo di carte, una sorta di assembramento che rimanda al teatro di strada, ai saltimbanchi. Volevo simboleggiare la precarietà della vita teatrale, della cultura in genere. In sostanza sembrano pesci che non si incontrano mai e rappresentano anche l’incomunicabilità di questi tempi.”
La giuria del premio è composta dai seguenti giornalisti:
GIULIO BAFFI (La Repubblica)
MORENO CERQUETELLI (TG3)FRANCO DE CIUCEIS (Il Mattino)STEFANO DE STEFANO (Corriere del Mezzogiorno)DIEGO PAURA (Roma)NANDO SPASIANO (RAI TG Regione)