Nel segno del rinnovamento di un teatro che interpella lo spettatore e pone a lui gli interrogativi più cruciali, il cartellone della Stagione di Prosa 2012/2013 del Teatro Alighieri proposto da Ravenna Teatro ospita grandi versioni di classici senza escludere alcuni tra i più coerenti nuovi approdi della scena italiana ed europea. Drammaturgie antiche e moderne che vengono fatte vivere grazie alla rilettura che ne offrono i maggiori protagonisti del panorama nazionale e internazionale, da interpreti che rendono tutta la ricchezza del progetto messo a punto dalla direzione artistica di Marco Martinelli, un ragionato assetto di equilibri, capace di far convivere le migliori espressioni dell’arte scenica in un fertile alternarsi di testi drammatici e commedie brillanti.
Accanto agli otto titoli in abbonamento e ai tradizionali incontri con le Compagnie che si terranno presso la Sala Corelli del teatro Alighieri, quest’anno il cartellone della Stagione sarà arricchito da diverse iniziative, come un piccolo ‘circolo letterario’ organizzato presso il B&B Al Teatro, luogo in cui ritrovarsi per scambiarsi opinioni sui testi e autori rappresentati; presso la Libreria Dante di Longo in via Diaz gli attori protagonisti degli spettacoli in programma si avvicenderanno mettendosi a disposizione dei clienti consigliando letture e improvvisandosi Librai per un giorno.
Sono in via di definizione le Presentazioni della Stagione presso le biblioteche e le sedi del decentramento realizzate in collaborazione con Teatro Perché… Composto da adolescenti e genitori della zona di Castiglione di Ravenna e coordinato da Catia Gelosi, questo gruppo è stato parte attiva della Stagione scorsa, partecipando criticamente agli incontri, allestendo un blog per le recensioni e a settembre sarà protagonista di una mostra fotografica itinerante sul modo di vivere il teatro.
Anche quest’anno la campagna abbonamenti avrà inizio nel periodo estivo. Sarà possibile infatti rinnovare il proprio abbonamento esclusivamente presso la biglietteria del teatro Alighieri da giovedì 19 luglio a sabato 4 agosto. Coloro che decideranno di rinnovare in questo periodo potranno accedere ad una tariffa scontata rispetto a quella che invece entrerà in vigore dal 13 settembre.
Accanto alla fortunata formula Meno30 – che prevede che a partire da 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo coloro che hanno meno di 30 anni possano acquistare biglietti a 5€ nel settore gradito – per incentivare ulteriormente il pubblico giovane a frequentare il teatro, Ravenna Teatro propone due nuove tipologie di abbonamento dalle tariffe scontate dedicate esclusivamente agli under30 e under20, con prezzi che vanno dai 18 euro del loggione ai 78 della platea.
Come sempre, essere Abbonati alla Stagione di Prosa oltre che a riduzioni per gli spettacoli di Ravenna viso-in-aria (la scena contemporanea al teatro Rasi), dà diritto a uno sconto del 10% sull’acquisto di libri presso la libreria Dante di Longo. In collaborazione con le Associazioni di Categoria inoltre stiamo predisponendo una rete di convenzioni con i ristoranti della città affinchè siano riservate agevolazioni ai Titolari dell’abbonamento.
Ad aprire la Stagione sarà Pantani di Marco Martinelli che andrà in scena al teatro Rasi dal 16 novembre al 2 dicembre (con riposo il lunedì e il giovedì), uno spettacolo coprodotto da Teatro delle Albe-Ravenna Teatro e Le Manège.mons – Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio). Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato senza vita. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi poi infondate, lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. In una società affannata nel creare e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica ma anche i suoi eroi di carne, Tonina e Paolo (qui interpretati dagli attori fondatori delle Albe, ovvero Ermanna Montanari e Luigi Dadina), figure archetipiche di una Romagna popolare, cercano verità sull’amato figlio Marco, lo scalatore che veniva dal mare. Dopo il successo di Rumore di acque della scorsa stagione, Martinelli costruisce attorno a questa storia esemplare un toccante affresco sull’Italia degli ultimi trent’anni, l’enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico.
Dal 10 al 13 dicembre al teatro Alighieri Angela Finocchiaro e Michele di Mauro saranno protagonisti della commedia Open day. Un semplice modulo di iscrizione della figlia al liceo diventa per due “ex” un interrogatorio insidioso: padre e madre si ritrovano faccia a faccia in un alternarsi di tensioni, rivincite, speranze e qualche sorpresa. Ne è autore Walter Fontana che, ironico e tagliente, ritrae il disorientamento verso la vita di una generazione di cinquantenni sempre in bilico tra piccole ossessioni quotidiane e bilanci esistenziali.
Antonio Latella, regista tra i più innovativi del teatro italiano, firma questa edizione di Un tram che si chiama desiderio, capolavoro di Tennessee Williams di cui Elia Kazan ne diresse la versione cinematografica con Marlon Brando. Un racconto dolorosamente autobiografico che l’autore ambienta in una società in pieno mutamento, quell’America puritana degli anni ’40, descrivendone vizi e illusioni in graduale disfacimento. Ne sono protagonisti Stanley e Stella, il cui equilibrio di coppia viene messo a rischio dall’arrivo improvviso della sorella di lei, Blanche (un’intensa Laura Marinoni), donna dai molti lati oscuri che pian piano andrà svelando. È anche la fotografia di un conflitto tra due mondi inconciliabili: l’uno aristocratico e decadente, che si ostina a vivere nel mito di un passato glorioso, e l’altro proletario e rampante che cavalca con fierezza il sogno americano (dal 17 al 20 gennaio).
Dal 14 al 17 febbraio sarà la volta di A Santa Lucia, una commedia musicale in due atti di Raffaele Viviani, maestro del teatro napoletano che con poesia affronta le tragedie, i deliri, le illusioni degli esclusi e degli emarginati, in lavori che fondono una personalissima lingua popolare, aspra e incisiva, alla mimica e canzoni. L’autore partenopeo affresca una Napoli piagata e impoverita dal primo conflitto mondiale e ci conduce nel suo dedalo di vicoli, fatto di Cafè-Chantant e botteghe, di bassi e di teatrini d’avanspettacolo. Nei pressi di Castel dell’Ovo, al ristorante Sparita, si intrecciano i destini, gli amori e le disfatte di spiantati viveur e cocotte, di cafoni arricchiti e poeti squattrinati, fatti rivivere in quest’allestimento dall’arte comica di Lello Arena diretto da Geppy Gleijeses.
Ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov è un grande palcoscenico dove i temi del peccato e dell’esistenza di Dio si fanno rovente dibattito nell’incontro fra tre fratelli sullo sfondo di un terribile delitto: l’uccisione del padre, figura buffonesca e filistea. Intorno a loro, e alla torbida e divorante azione in cui sono implicati, si dibatte una miriade di creature, intrappolate nell’eterna lotta fra il bene e il male. È un lacerante viaggio nell’animo umano che Alësa fa insieme ai fratelli – il passionale Dimitrij e il tormentato e raziocinante Ivan – lui unico in grado di sondare ad un livello più profondo il dramma spirituale che scaturisce dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio. Il tutto reso scenicamente dall’affiatato ensemble del Teatro di Sardegna nella limpida regia di De Monticelli (dal 21 al 24 febbraio al teatro Alighieri).
Dopo La parola ai giurati e Roman e il suo cucciolo, Alessandro Gassman interpreta Riccardo III, uno degli eroi tragici tratteggiati dalla drammaturgia shakespeariana. Personaggio determinato, totalmente “cattivo”, abile nell’anticipare tutti dicendo quello che farà – come se fosse regista e drammaturgo al tempo stesso – diventa il perno attorno al quale si sviluppa l’intricato labirinto di relazioni che rimbalzano repentinamente dal personale al politico. Capace di indagare continuamente su sè e in dialogo aperto con il pubblico, il R III . Riccardo Terzo di Gassman padroneggia un liguaggio semplice e immediato, gioca con l’ironia del grande narratore fino a scoprire le carte del suo progetto di sterminio (in scena dal 7 al 10 marzo)
Anna Bonaiuto è interprete di quella donna dalle mille sfaccettature, patriota convinta quanto sfacciata anticlericale, editrice di pamphlets rivoluzionari e musa ispiratrice per artisti, che fu Cristina di Belgioioso. Animata dal sogno di unità nazionale e ricchissima per nascita, si divide tra una Parigi dove è attrice e pittrice, e l’amata Italia nelle cui martoriate terre del nord accoglie malati e costruisce orfanotrofi, prototipo di quella generazione di santi sociali che avranno in Torino la naturale culla. Nel racconto monologante ideato da Gianfranco Fiore si delineano i contorni di una figura quasi leggendaria e la brava attrice partenopea ci restituisce il ritratto di una delle personalità più luminose del Risorgimento italiano (La belle joyeuse dal 4 al 7 aprile).
A chiudere la Stagione (dal 25 al 28 aprile) tre attori affiatati, Alessio Boni, Alessandro Haber, Gigio Alberti, protagonisti in teatro come al cinema, interpretano con sapiente divertimento la versione italiana di ART, una delle più fortunate commedie di Yasmina Reza, drammaturga balzata agli onori della cronaca cinematografica con Carnage di Roman Polanski. Un’apparente satira sullo stato e il senso dell’arte contemporanea mette scrupolosamente a nudo l’intoccabile totem dell’amicizia maschile, i suoi riti e le sue dinamiche. Un’opera intelligente, sottile, dal ritmo incalzante, che evidenzia come un fatto del tutto banale (tutto parte dall’acquisto di un quadro pagato ben 200mila euro) possa innescare contrasti e conflitti nascosti e avvelenare anche i rapporti più consolidati.
Gli spettacoli iniziano alle ore 20,30, la domenica ore 15,30; mentre domenica 7 e domenica 28 aprile le repliche andranno in scena in orario serale. Accogliendo la richiesta del pubblico, Ravenna Teatro ha cercato di far coincidere i turni di abbonamento con le giornate da giovedì a domenica; coloro che vorranno comunque assistere allo spettacolo in un turno diverso dal proprio pagheranno un ingresso di soli 2 euro e non più di 3.
Rinnovo abbonamenti da giovedì 19 luglio a sabato 4 agosto e da giovedì 13 settembre a giovedì 4 ottobre.
Nuovi abbonamenti da sabato 13 a mercoledì 31 ottobre.
Biglietteria teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244, aperta tutti i feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 (chiusa lunedì 23 luglio).
Organizzazione e informazioni Ravenna Teatro presso il teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 242957 – 36239. Gli uffici sono aperti al pubblico tutti i feriali dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 (chiusi lunedì 23 luglio).
info@ravennateatro.com www.ravennateatro.com/prosa