Saranno PEPPE BARRA e la NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE i protagonisti della giornata di venerdì 24 agosto ad Umbria Folk Festival, la rassegna di musica, cultura e gastronomia che si svolge ad Orvieto fino al 26 agosto.
Ma la giornata, che si apre alle ore 12 nella Sala Expo del Palazzo del Popolo con FOLKDOC Degustazioni con la musica di “Cogli la prima mela” – musica d’autore, presenta anche altri interessantissimi appuntamenti; alle ore 18, nella Sala Expo di Palazzo del Popolo, si parte con il terzo incontro di LEZIONI DI FOLK, a cura di Valentino Paparelli: Domenico Ferraro LA MEMORIA RITROVATA. L’ARCHIVIO SONORO DELLA PUGLIA con Giovanni Amati, i Fornai di Toritto e balli e canti sull’organetto della Valle d’Itria. La ricerca scientifica sulla musica popolare è stata avviata in Italia con circa cinquanta anni di ritardo. Essa ha però prodotto una mole notevole di registrazioni sul campo confluite in numerosi archivi sonori, molto spesso inaccessibili e comunque isolati. L’associazione Altrosud ha elaborato un progetto ambizioso, che si propone di mettere in rete tutti i fondi, pubblici e privati, aventi per oggetto l’espressività popolare. Domenico Ferraro, presidente di Altrosud e docente all’Università di Roma Tor Vergata, presenterà l’Archivio Sonoro della Puglia, prima e più completa realizzazione del progetto. Insieme a lui, animeranno l’archivio i Fornai di Toritto (tarantelle e canti natalizi di questua) e suonatori, cantori e ballerini della Valle d’Itria.
Alle 20 FOLKCENA in Piazza con menù della TAVERNA FOLK, spazio gestito dal Ristorante Al San Francesco – Gruppo Cramst che, anche per questa edizione della manifestazione, offrirà un’ampia scelta di prodotti tipici, spuntini e piatti prelibati per rendere ancor più indimenticabili le serate in Piazza del Popolo. Per info 338.6671201 www.cramst.it <http://www.cramst.it>
Sempre alle 20 sul palco Largo San Leonardo, per il Contest Nazionale Umbria Folk Festival band emergenti under 35, salirà il gruppo UNAVEZ.
Dalle ore 21 sul palco centrale la grande musica popolare napoletana: PEPPE BARRA, le cui canzoni sono intrise di magia e di folklore e custodiscono in maniera indiscutibile l’intero patrimonio culturale partenopeo. Con energia istintiva e travolgente, sul palco fa convivere mondi sonori e linguistici assai diversi, sempre pregni di grande teatralità e della sua straordinaria espressività. Uno tra i più significativi artisti partenopei del nostro tempo, Barra è considerato ambasciatore della musica napoletana all’estero.
A seguire la NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE. Nato nel 1970 con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano, lo storico gruppo ha ripetutamente partecipato a tutti i più importanti festival d’Europa e d’oltreoceano. La NCCP racconta la storia di una Napoli e di un Sud “diverso”,lontani dalle facili oleografie e dalle ancor più facili tendenze “metropolitane”, cercando di riportare alla luce lo spirito vero e profondo della città di Napoli, vera grande protagonista della “cultura mediterranea”, cerniera tra Occidente ed Oriente, tra culture contrapposte, ma sempre in dialogo con loro.
PEPPE BARRA
E’ uno spettacolo in cui protagonista è come sempre la versatilità interpretativa di Peppe Barra, espressione di una napoletanità dal sapore passato e dalle sonorità contemporanee.Le sue canzoni sono intrise di magia e di folclore, custodendo in maniera indiscutibile l’intero patrimonio culturale partenopeo. Dalla orgiastica Tammurriata Nera a brani inediti come “Piccirè” “Il mondo dei sogni”, contenuti nell’ultimo disco “N’attimo”, un lavoro passionale, maturo e musicalmente elegante.Capace di riuscire a parlare di amore, di passioni, di struggimenti, di vita e di morte, in maniera particolarmente accorata e realista, ma al tempo stesso così scanzonata e poetica, da riuscire a toccare in tutti modi i nostri cuori.In questo spettacolo, proporrà un repertorio che unisce favole e filastrocche popolari all’Opera Buffa, alle tammurriate, sempre con il sorriso sulle labbra e la sua innata voglia di divertirsi e divertire, di “regalare una rosa a chi vuole ridere”, come ci dice appunto nel brano “N’Attimo” che da il titolo all’ ultimo lavoro discografico.Voce e dialetto sono gli strumenti principali del suo lavoro. La sua voce gli consente di raggiungere in scena risultati mirabili, con il sostegno di musicisti straordinari che da lungo tempo sono i suoi compagni di viaggio.
Figlio d’arte, nasce a Roma nel 1944 da una famiglia di artisti napoletani, dalla madre Concetta eredita la felicità di stare in scena: da bambino frequenta un’importante scuola di teatro e dizione e comincia così la sua carriera di attore. Ma sin dall’inizio nei suoi spettacoli teatrali predilige la musica ed il canto: due componenti importantissime ed irrinunciabili col passar del tempo, tanto da determinare l’incontro con ROBERTO DE SIMONE e la NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE. Un incontro che contribuirà in maniera significativa alla sua evoluzione artistica.Nella seconda metà degli anni ’70 è stato uno dei protagonisti indiscussi della “GATTA CENERENTOLA”, l’opera teatrale di De Simone, rappresentata con successo in tutto il mondo. Negli anni ’80 fonda la Compagnia “Peppe & Barra” con la quale riscuote grandi successi in Italia e all’estero. Interprete magistrale di canzoni e tammurriate, di liriche teatrali e poesie, Barra compone in un unico affresco sonoro, melodico e ritmato, gli echi del passato e i moderni ritmi del Mediterraneo.
Conoscitore e attento ricercatore della tradizione popolare, Peppe Barra si dimostra particolarmente felice nel “contaminare” i generi. Il suo repertorio contiene pezzi classici e brani suoi o, di autori a lui vicini, sempre eseguiti in dialetto per dare maggiore forza al significato dei testi che hanno per tema esperienze autobiografiche: l’amore, la vita e la morte, quell’ironia e quel sarcasmo tutti partenopei che Barra esprime come nessun altro. Agli inizi degli anni ’90 approda al suo esordio discografico come solista con “MO’ VENE”. Un disco (a cui partecipano Billy Cobham, Famodou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago e l’adorata mamma Concetta) in cui, ancora una volta, vengono esaltate le sue camaleontiche doti espressive e si afferma con forza la sua capacità di interpretare in maniera nuova la musica popolare. Vince la targa TENCO 1993 quale migliore interprete per l’anno in corso.
Porta con successo “MO’ VENE” nei teatri all’estero (Pechino, Gerusalemme – dove rappresenta l’Italia al concerto per la Pace -, Lisbona, Barcellona, ecc.).Dopo aver registrato per la RAI venti tra le più belle favole tratte da “Lu Cunti de li Cunti, ovvero il Pentamerone” di Giambattista Basile, Barra traduce questa esperienza in uno spettacolo teatrale: LENGUA SERPENTINA. Il linguaggio fiabesco si combina con la gestualità dell’artista, simbolo della napoletanità e si fonde con gli arrangiamenti del maestro Savio Riccardi.Per questo spettacolo, il Festival delle Cinque Terre di Riomaggiore (SP) – edizione 2000 gli consegna, nella serata dedicata al Teatro e al Cinema, il Premio Dioniso.
FABRIZIO DE ANDRE’ gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del suo brano “BOCCA DI ROSA” e lo inserisce nell’album “CANTI RANDAGI”. Inizia così tra i due una relazione molto bella sia dal punto di vista artistico che umano. Tanto che nel 1999, dopo la prematura scomparsa del cantautore, quando Genova organizza il suo “Tributo a De André”, la famiglia De André vorrà la presenza di Peppe Barra come fulcro dell’intera manifestazione, rendendo evidente e ancora più forte il sodalizio tra i due artisti.Allestisce lo spettacolo “Napoli; dal ‘600 ai giorni nostri” in cui spazia da Paisiello a Mozart, da Cimarosa a Peter Gabriel, passando da “Bocca di rosa” a “Barcarola” (brano tratto dal primo disco di Concetta Barra). Una contaminazione tra passato e futuro, tra opera buffa e canzone moderna, tra musica rock e barocca: un viaggio musicale affascinante e senza confini. Alla IX Edizione del Festival del Mediterraneo (luglio 2000), che si tiene a Genova, Peppe Barra rappresenta l’Italia come maestro di voce e protagonista del recupero della tradizione popolare.Nel dicembre del 2000 interpreta magistralmente il ruolo di Mister Peachum ne’ “L’Opera da tre soldi” di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber (direttore dell’Ensemble Modern di Francoforte), il ruolo di Makie Masser era interpretato da Elio delle Storie tese. Intanto ha continuato il suo lavoro di sperimentazione di nuove sonorità e di utilizzo della voce come strumento avvicinandosi decisamente al filone della “WORLD MUSIC”.
Ad aprile 2001 è uscito il suo secondo disco, “GUERRA”, presentato con grandissimo successo di pubblico e di critica al teatro Piccinni di Bari. Un lavoro intenso e commovente che parla le lingue del mediterraneo e consacra ancora una volta Barra tra quelle rare creature fatate che popolano il mondo. “Un disco, che legittima autenticamente, per una volta, l’appartenenza di un artista napoletano alla world music” (La Repubblica).Attualmente Peppe Barra è uno tra i più significativi artisti partenopei del nostro tempo e lo si può considerare ambasciatore della musica napoletana all’estero.
In qualità di attore lo abbiamo trovato impegnato nel Pinocchio cinematografico di Roberto Benigni, in cui ha interpretato il personaggio del Grillo parlante.Con lo spettacolo “Don Giovanni” raccontato e cantato dai comici dell’arte, diretto da Maurizio Scaparro, musiche di Piovani, è stato impegnato in una tournèe che ha toccato i più prestigiosi teatri d’Italia e d’Europa.Ospite al Salon du Livre svoltosi a Parigi nel Marzo 2002 dove ha rappresentato l’Italia, con lo spettacolo musicale “Peppe Barra Racconta”. A Giugno ha aperto il Festival del Mediterraneo ed.2002 al Barbican Theatre di Londra.Lo abbiamo visto impegnato in una nuova produzione dal titolo Mareamarè di cui ne è interprete, autore e regista che ha rappresentato nei più prestigiosi teatri d’Italia e d’Europa dove è stata accolta con grande calore di pubblico e di critica.Nel 2003 è stato pubblicato il primo live “Peppe Barra in concerto”, con il quale festeggia i suoi primi quarant’anni di intensa carriera. Una selezione dei brani più belli e significativi della musica partenopea dal ‘600 ai giorni nostri. Una carrellata di canzoni, le stesse che porta in concerto da Londra a Pechino passando per Gerusalemme. Sempre in bilico tra cantato e recitato, tra ironia e tragedia, il disco raccoglie il lavoro di due anni di registrazioni live, mettendo in risalto la teatralità innata di Barra, la forza evocativa, l’istinto camaleontico, la sua affascinante e pura napoletanità, e l’affiatamento del gruppo che lo accompagna ormai da cinque anni.
Il 2003 è un anno memorabile per la carriera di Peppe Barra, oltre 80 concerti con tappe all’estero, dall’Europa agli Stati Uniti ai paesi del Mediterraneo (Israele,Egitto, Marocco,Tunisia). Culmina con il festeggiamento, da parte delle istituzioni campane, dei suoi 40 anni di carriera con il concerto di Capodanno in piazza del Plebiscito a Napoli, accolto affettuosamente da altre centomila spettatori. Mette in scena la personale versione de La Cantata dei Pastori, riscritta insieme con Paolo Memoli con musiche originali di Lino Cannavacciuolo, che conferisce il premio ETI “Olimpici del teatro 2004” migliore commedia musicale dell’anno. L’opera viene sigillata in un cd omonimo prodotto dall’etichetta Marocco Music.Con il suo ultimo lavoro discografico coprodotto da Raitrade-Marocco Music titolato “Matina”(2006) Peppe Barra segna un’ulteriore svolta nella sua originalissima carriera di cantante. E’ un disco dedicato idealmente a sua madre, la mitica Concetta Barra, e all’allievo che è in lui. Un disco in cui si guarda e si osserva rinascere con occhio commosso, una sorta di nuovo risveglio.E’ Peppe Barra l’ambasciatore della cultura italiana all’estero per il 2007, designato dal Ministero degli Affari Esteri.Scelto per la qualità artistica e l’ineguagliabile talento nel coinvolgere il pubblico internazionale a cui si rivolge, il concerto di Peppe Barra viene ospitato in 4 città europee: Marsiglia, Stoccarda, Zurigo e Metz.Nel giugno 2009 è stato pubblicato il suo ultimo lavoro discografico intitolato “N’attimo” (prodotto da Marocco Music).Nell’agosto e settembre 2009 ha preso parte al film Passione di John Turturro che racconta in pellicola la canzone napoletana attraverso alcuni dei suoi interpreti.
NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE
Lo spettacolo “Candelora” che la “Nuova Compagnia di Canto Popolare” sta portando in tournèe in tutto il mondo, rappresenta in piccolo quella che è stata la storia musicale del gruppo. Rappresentarla e raccontarla tutta è quasi impossibile,vista la longevità artistica dell’ensemble, ma sicuramente lo spettacolo ne dà un riassunto abbastanza esaustivo . Si parte così dalla ricerca, che ha avuto una importanza straordinaria per l’inizio artistico del gruppo,attraverso le villanelle, le tarantelle e le tammurriate fino ad arrivare alle composizioni del gruppo. La NCCP racconta un mondo poetico, quello popolare, spesso relegato in steccati e barriere ed ancora più spesso considerato “minore” dal pensiero (in questo caso molto superficiale) contemporaneo. Al contrario tutto ciò che nasce come ritualità (le cui radici si perdono in antiche mitologie) dovrebbe acquistare oggi un valore diverso nelle coscienze e nelle visioni che esso apre: quello di avere un ruolo fondamentale nello stabilire il “senso” della vita ed dell’esperienza umana. La NCCP racconta la storia di una Napoli e di un Sud “diverso”, assolutamente lontani dalle facili oleografie e dalle ancor più facili tendenze “metropolitane”, cercando di riportare alla luce lo spirito vero e profondo della città. Napoli, vera grande protagonista della “cultura mediterranea”, fondamentale cerniera tra occidente ed oriente,tra mondi diversi, tra culture contrapposte , ma sempre in dialogo con loro.
La “Nuova Compagnia di Canto Popolare”nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano.Lo straordinario successo che il gruppo ottiene al Festival di Spoleto del 1972 e del 1974 segna il suo lancio internazionale: da allora la Nccp ha ripetutamente partecipato a tutti i più importanti festivals d’Europa e d’oltreoceano,tra cui Edimburgo,Helsinki, Berlino(Festwochen),Theàtre des Nations(Caracas 77,Amburgo 79),Buenos Aires,Festival delle Fiandre, Zurigo,Salisburgo, Parigi(Theatre de la Ville), Atene (Lycabettus theatre),Israele,Spoleto Usa,Belgrado(Teatro Kolarca) Sidney(Opera House),Hong Kong,Singapore,Sofia (Sala Bulgària),Londra (Riverside studios),Tokyo(Sogetsu Hall),San Paolo (Sesc Pompeia),…..Il gruppo ha alternato alla sua attività musicale anche quella teatrale, promuovendo e partecipando a numerosi spettacoli:La Cantata dei pastori,La canzone di Zeza,La Gatta Cenerentola,La Perla Reale,Sona sona….Per questo motivo Eduardo de Filippo li volle ospiti nel suo teatro: il San Ferdinando di Napoli.
Ripercorriamo le tappe del gruppo in questi ultimi anni:
Sono gli inizi degli anni ’90,lo spirito è il medesimo, il progetto è immutato. Un album di nuovi brani per la CGD segna felicemente il ritorno del gruppo dopo una lunga assenza: il titolo è Medina, nome di una antica porta napoletana che è lo stesso della città santa d’Arabia e di varie città della Spagna, racchiudendo così in un’unica parola lo sforzo per intrecciare culture diverse e di fare musica al di là dei confini.
Medina va in tour non solo in Italia: il 1992 vede impegnata la NCCP anche a Cordoba, Caracas, Tokyo, in giro per il mondo che è anche occasione di nuovi stimoli ed idee.
Ma il ’92 è anche l’anno di una sorprendente apparizione al festival di Sanremo, proprio con un brano di Medina (Pe’ dispietto), che ottiene il prestigioso premio della Critica.
La storia della Nuova Compagnia prosegue negli anni ’90 con spettacoli in Italia e tournée all’estero (nel ’93 in Grecia al festival Internazionale del Mediterraneo, nel ’94 in Irlanda al Festival Internazionale di Dublino).
All’inizio del 1995 un nuovo album : Tzigari che riprende lo stile classico della NCCP, mai racchiuso in se stesso, ma sempre aperto a nuove voci ed ispirazioni.
Nel settembre ’96 esce l’album InCanto Acustico, che raccoglie i brani più significativi del gruppo, registrati durante l’omonima tournée teatrale realizzata nello stesso anno.
Nel 1997 viene firmato un nuovo contratto discografico con la EMI : il primo risultato è il loro album dal titolo Pesce d”o mare, nel quale il gruppo, oltre ad un rinnovato impegno nel proporre melodie mediteranee di chiara matrice tradizionale, propone nuove contaminazioni con artisti di diversa matrice culturale. Da citare al riguardo la collaborazione con Angelo Branduardi e Zulù dei 99 Posse.
Con questi ultimi artisti la NCCP ha effettuato nel 98 una spendida apparizione alla manifestazione del 1° Maggio in piazza S.Giovanni a Roma e un tour nei più importanti teatri italiani.Il mese di gennaio del 99 si è aperto con una tournée per le più importanti organizzazioni di rassegne di musica classica (GOG di Genova, Teatro Civico di La Spezia, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Rossini di Pesaro, Camerata Musicale Barese, Teatro Bellini di Catania….) che ha ottenuto unanimi consensi di pubblico e di critica.Nel 2000 tournée in Brasile dove hanno suonato per la manifestazione “Todos os cantos do mundo ” al teatro Sesc Pompeia di S.Paolo. Nel 2001 esce il nuovo album dal titolo La voce del grano stampato dalla etichetta “Forrest Hill” e distribuito dalla Harmony Music. Nel gennaio 2002 quest’album è risultato fra i primi 20 migliori cd del mondo nella classifica stilata dai giornalisti della “World Music Charts Europe”. Sempre nel 2002 la NCCP, in tournée negli istituti italiani di cultura del mediterraneo, si è esibita a Sofia, Rabat, Casablanca, Atene, Salonicco e Belgrado. A settembre dello stesso anno è stata invitata dalla Rai Uno a partecipare a Sorrento al centenario della canzone “Torna a Surriento” insieme a Dionne Warwick ed Andrea Bocelli.Nel 2003 la NCCP è in concerto in Olanda al Popcentrum di Tilburg, in Egitto ad Alessandria e all’Opera House del Cairo, in Grecia a Larissa ed Alexandroupoli, in Ungheria a Szeged e a Budapest, in Spagna all’eurofestival di Torroella de Montgrì chiudendo l’anno a Parigi e partecipando poi alla manifestazione di Europalia (semestre della presidenza italiana) a Bruxelles. Gli anni successivi vedono il gruppo impegnato in numerosi concerti in Italia e all’estero, a Reykiavik, a Helsinki, a Stoccolma, a Washington per lo Smithsonian Istitute, a Nis e nel grande teatro del Sava Centar di Belgrado dove fanno registrare il tutto esaurito. Nel 2005 la NCCP firma un nuovo contratto discografico con Raitrade che si concretizza con un nuovo cd dal titolo Candelora uscito nel dicembre dello stesso anno. Il 2006 è costellato di date in Italia e prestigiose presenze all’estero, a Salonicco, a S.Pietroburgo e alla Konzerthaus di Vienna.
Il 2008 vede la NCCP protagonista di una tournée in Sudamerica: Argentina (Tucuman), Uruguay (Montevideo) e Perù (Lima) i paesi coinvolti.Nello stesso anno ricevono il prestigioso premio Ischia Global Music Award..
INGRESSO LIBERO, posti in piedi.
Posti a sedere numerati 8 euro + prevendita 2 euro
Sul sito www.umbriafolkfestival.it <http://www.umbriafolkfestival.it> il programma completo del festival e tutte le relative info. INFOLINE: 0763 340422 – 0763 340493 – 327.6846395