Regia Stefano Genovese e Diego Savastano
Con Selene jovi Rosiello e Chiara Degani
Elena di Troia, Cleopatra, Lucrezia Borgia, Giuseppina di Beauharnais e Marylin Monroe.
Parliamo di donne che hanno fatto la storia, che hanno contribuito alla costruzione di miti, che, con le armi del sesso hanno inciso sulla politica e sulla vita pubblica dei loro amanti, donne la cui raffinatezza e femminilità è cosa ben lontana dalle migliaia di euro e dalla vendita di cariche politiche (scandalo che trova precedenti solo nella vendita delle indulgenze ecclesiastiche!) che le moderne meretrici del sesso chiedono agli uomini politici per un quarto d’ora d’amore.
Ancora più grande sarebbe il divario se potessimo sapere cosa quelle regine della seduzione dicevano e si dicevano nei salotti e nelle rege di Europa e d’America, ma non lo sapremo mai.
D’altronde se avessimo sentito parlare di Ruby Rubacuori, Nicole Minetti, Lele Mora, Emilio Fede, insomma di bunga-bunga, solo venti anni fa ci avremmo creduto così in fretta? O sarebbe passato tutto come un gossip, perlopiù poco credibile. Perché, sinceramente, è difficile credere che tutta la faccenda possa essere vera.
Sicuramente sarebbe stato più facile smentire, negare. Sarebbe stato più facile difendersi classificando il tutto come semplici maldicenze, strumentalizzazioni politiche, al limite dell’accanimento.
Ma in questi vent’anni siamo stati artefici di un grande e profondo cambiamento culturale. Non morale, non etico, nessuna presa di coscienza. Ma tecnologico.
E così abbiamo i telefonini e le intercettazioni. E di conseguenza le fughe di notizie e il giornalismo investigativo.
E quello che era incredibile diventa innegabile.
Fa impressione leggere di quelle serate. Fa impressione sapere che ci sono chilometri di pagine e trascrizioni di atti processuali. Ma niente fa più impressione che sentire quelle conversazioni telefoniche, registrazioni del reale, con le voci vere di quei personaggi.
Perché non si parla più di persone, ma di personaggi.
Così lontani dall’uomo medio da sembrare esseri mitologici, dalla D’Addario a Lele Mora fino alla sua più grande espressione: Berlusconi. Chissà chi ha visto l’ultima volta la persona Silvio Berlusconi, ammesso che sia mai esistito come persona prima che il suo personaggio lo rendesse vittima di se stesso.
TEATRO LO SPAZIO
Via Locri, 42/44 – Roma
Tel. 06 77076486
www.teatrolospazio.it – info@teatrolospazio.it
Informazioni e prenotazioni
Dal lunedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30. È accettata la prenotazione telefonica. È possibile ritirare il biglietto presso il botteghino a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.