C’è Wagner, Verdi, Rossini e Britten nella stagione di Opera 2012-2013 della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, che propone al pubblico sette titoli: Ring Saga di Richard Wagner – progetto, in versione da camera, che prevede l’esecuzione dell’intero Anello del Nibelungo e cioè l’Oro del Reno, La Walchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli Dei – Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Macbeth di Giuseppe Verdi e The Rape of Lucretia di Benjamin Britten.
Ring Saga è un progetto in prima nazionale; si tratta della Tetralogia wagneriana nella versione di Jonathan Dove e Graham Vick di 9 ore per 19 strumenti musicali e senza coro (commissione della Birmingham Opera Company, 1990), qui presentata in un recente allestimento che porta la firma del regista francese Antoine Gindt, in scena per la prima volta in Portogallo nel settembre 2011 e successivamente portato in tournée in Francia e Lussemburgo fino allo scorso dicembre. Ring Saga ha avuto una adesione immediata ed entusiasta, di pubblico e critica, il progetto si è imposto come una lettura autentica, originale e attuale dell’opera di Richard Wagner. E’ un autentico recupero dell’idea wagneriana di “festival”, ottenuta concentrando le quattro opere in un breve periodo. Questa versione musicale permette in effetti di attraversare l’epopea in un fine settimana (tre giornate consecutive dal venerdì sera alla domenica pomeriggio), e di restituire così allo spettatore questo momento unico immaginato da Wagner: l’immersione nel cuore della saga del Nibelungo.
Il fatto di poter seguire il ciclo completo nello stretto volgere di un fine settimana, 30 novembre 2012, ore 20,00 L’Oro del Reno, 1 dicembre 2012, ore 15,00 La Walchiria e ore 21,00 Sigfrido 2 dicembre 2012, ore 15,00 Il crepuscolo degli Dei ha affascinato tutti, persino i più esigenti e specializzati cultori della Tetralogia.
Si celebrano così, nel corso della Stagione 2012-2013, i 200 anni della nascita di Richard Wagner, avvenuta nel 1813.
L’orchestra Remix Ensemble, che ha sede presso la Casa della Musica di Porto, in Portogallo sarà diretta da Léo Warynski, in una coproduzione che coinvolge T&M-Paris, Casa da Música-Porto, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Réseau Varèse, Cité de la Musique-Paris, Festival Musica-Strasbourg, Théâtre de Saint-Quentin-en-Yvelines.
La stagione prosegue il 18 e 20 gennaio 2013 con Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, una coproduzione I Teatri di Reggio Emilia e Teatro Comunale di Modena, con Orchestra e Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala, direttore il giovanissimo Francesco Angelico.
Nella più celebre delle sue opere buffe, Rossini mette in scena gli ‘assalti’ amorosi escogitati dal Conte di Almaviva e dal suo aiutante tuttofare, il barbiere Figaro, per espugnare la casa del vecchio don Bartolo e sposare la giovane Rosina. Il barbiere di Siviglia si concentra sulla comicità dello scontro fra l’irrefrenabile vitalità dei giovani innamorati e le ridicole velleità dei vecchi tutori. Con questa produzione de Ilbarbiere di Siviglia, prosegue la proficua collaborazione de I Teatri con l’Accademia del Teatro alla Scala, già avviata con successo lo scorso anno con L’occasione fa il ladro sempre di Rossini: gli interpreti dell’opera, infatti, si sono formati o si stanno formando tutti presso questa prestigiosa Accademia.
Denso di ricorrenze, il 2013 coincide anche con i 200 anni della nascita di Giuseppe Verdi, qui ricordato con Macbeth, prodotto dal Teatro Comunale di Bologna (in scena a Reggio Emilia l’ 1 e 3 marzo 2013), affidato alla regia dell’americano Bob Wilson, uno dei più importanti artisti viventi e uno dei più interessanti registi d’opera al mondo, che ha incantato il pubblico di Reggio con Opera da tre soldi e Einstein on the Beach e che quest’anno tornerà a Reggio anche come attore, nel suo L’ultimo nastro di Krapp. L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sarà diretta da Roberto Abbado. La scelta di Bob Wilson è dovuta a due ragioni principali: la prima è legata alla straordinaria immaginazione innovativa, multimediale e visionaria che contraddistingue il regista americano e che si sposa perfettamente con il paesaggio visivo onirico e allucinato evocato da un titolo quale il Macbeth verdiano; la seconda è che il regista texano, nella sua lunga carriera, ha svolto un lavoro molto approfondito sul teatro di William Shakespeare, che rende questa nuova interpretazione particolarmente interessante sul piano del contributo all’avanzamento delle forme di rappresentazione del grande repertorio drammaturgico musicale.
Il 2013 è anche l’anniversario dei cento anni dalla nascita di Benjamin Britten, a cui i Teatri di Reggio Emilia dedicarono, nel 2004, l’allestimento di un raffinato The rape of Lucretia per la regia di Daniele Abbado, che viene ora riproposto il 5 e 7 aprile 2013 con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Jonathan Webb in una coproduzione che coinvolge anche i Teatri di Firenze e di Ravenna. Essenziale e raffinato, teso e chiaro, The rape of Lucretia si avvale inoltre delle proiezioni video di Luca Scarzella e delle scene, costumi e luci di Giovanni Carluccio. Andato in scena nel 2007 anche al Teatro Real di Madrid, dove ricevette un’ovazione ed un’entusiastica recensione del quotidiano nazionale El Pais che diceva tra l’altro: “…..in quest’opera importa, e molto, la messa in scena. E quella di Daniele Abbado è splendida…….”, The rape of Lucretia è un’opera senza tempo che racconta l’orrore per l’innocenza tradita e la condanna dell’ingiustizia perpetrata dalla società a danno degli individui.
Campagna nuovi abbonamenti: 19 – 29 ottobre in biglietteria
Vendita biglietti: 1-6 novembre solo on line
Dal 7 novembre on line, telefonicamente e in biglietteria.
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