Coro vocalisti Paolo Romano, Alessandro Caricchia, Marco Caricchia, Raffaello Converso, Biagio Abenante, Matteo Mauriello
assistente musicale MARIANO BAUDUIN
PREMESSA
Funzione è simbolico termine campano col quale i devoti di S. Maria dell’Arco designato un elaborato rito penitenziale su ritmi oscillanti tra la marcia, il bolero e la tarantella. In tale fissità temporale, si assorbono voracemente materiali e frammenti musicali di ascendenza militaresca, i quali sono trasfigurati in oggetti memorabili svuotati della loro storicità, in frammenti, schegge di un’esplosione fissata per sempre in un momento traumatico, in un lacerto mnemonico, in cui emergono i lutti incancellabili della comunità rivissuti nell’emergenza emotiva della liturgia presente. E l’espressività risultante, in pulsante rappresentatività è rivolta alla divinità, alla Madonna, o alle Madonne di Montevergine, di Piedigrotta, Dell’Arco, quasi a impetrarne una rassicurante partecipazione e una soluzione catartica. A dirla con Schneider, su tale potenza di formulazione, che grazie al suono sa darsi una forma percettibile pronunciando se stessa, la composizione in predicato, che assume la medesima denominazione simbolica nonché un ossessivo ritmo di base, accumula un liturgico susseguirsi di inni, di marce, di canti di trincea, di parodie di tradizione orale, ripercorrendo storicamente un ciclo secolare, a partire dalla guerra 1915-’18, e scorrendo i nefasti nazionalismi che condussero alla catastrofe della seconda guerra mondiale, e poi le nuove spinte politiche, l’americanismo capitalistico, il comunismo totalitario di regime, fino alla caduta del muro di Berlino, col quale si sono sgretolate tutte le ideologie. Le nuove guerre, meno ipocritamente, mostrano il cinico volto imperialistico della conquista dei mercati, giustificata eufemisticamente in nome della democrazia risciacquata negli inquinanti detersivi del consumo telecratico di massa.
Quindi, alle orecchie di un odierno ascoltatore, La funzione del centenario con lo scorrimento algido di fotogrammi sonori sovrapposti cubisticamente a moduli stilistici di definizione storica, accoglie la stupefatta consapevolezza di enfasi retoriche, di magniloquenze contraddittorie, di menzogne e conflitti stemperati nell’emotività bandistica di una barbara e ideale liturgia officiata in onore della Vergine Maria. E par quasi di assistere a una marcia di fantasmi, a una danza macabra, a una parata di reclute, di sergenti, di capitani, falciati nel fior dell’età, i quali pur rivendicano una melanconica identità storica, un essere morti nella logica emotiva del loro tempo, nell’uniforme militare imposta alla loro gioventù perduta. In conclusione, la composizione musicale prende l’aspetto di un drammatico ex-voto, di una sacra rappresentazione in cui, a mo’ di polittico, ricorre metastoricamente l’inaudita Storia degli ultimi cento anni.
Roberto De Simone
Organico orchestra: Banda dell’Esercito italiano (36 strumentisti) diretta dal M° Fulvio Creux
Coro lirico: 14 elementi (solo uomini)
Esecutori: Giovanni Mauriello
6 vocalisti
1 fisarmonicista solista
Martedi 18 settembre alle ore 20.30 presso il Teatro San Carlo andrà in scena lo spettacolo teatral-musicale del maestro Roberto De Simone intitolato “La Funzione del Centenario”.
L’Oratorio del celebre compositore, musicologo, regista e drammaturgo di fama internazionale, una Cantata per tenore, doppio coro maschile, fisarmonica e complesso di fiati, racconta gli ultimi drammatici cento anni della nostra storia e rappresenta uno degli appuntamenti in calendario più ghiotti per l’edizione 2012 della Festa di Piedigrotta in corso in questi giorni nel capoluogo partenopeo. Il costo del biglietto è di 10 euro.
La “Funzione” è il modo in cui i devoti di S. Maria dell’Arco indicavano un rito penitenziale su ritmi oscillanti tra la marcia, il bolero e la tarantella, ed era rivolto alla divinità, alla Madonna. Un ossessivo ritmo di base, un susseguirsi di inni, di marce, di canti di trincea, sembra dar vita ad una danza macabra, una parata di reclute, di sergenti, di capitani, falciati nel fior dell’età, nel corso delle numerose e terribili guerre che si sono susseguite negli ultimi cento anni di storia, divenendo quasi la rappresentazione corale di un drammatico ex-voto.
Ad accompagnare l’oratorio del celebre maestro l’orchesta composta da 36 strumentisti della Banda dell’Esercito Italiano diretti dal maestro Fulvio Creux. Tra gli interpreti il tenore Giovanni Mauriello, sei vocalisti e un fisarmonicista solista e il coro di 14 voci maschili.
Alle 10:30 ci sarà invece l’incontro di De Simone con le scuole promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e a seguire la prova generale dello spettacolo aperta agli studenti. La prenotazione per le scuole è obbligatoria.
INFORMAZIONI
Tel.: 081 7954100