Produzione COMPAGNIA VERDASTRO DELLA MONICA e TSI LA FABBRICA DELL’ATTORE -Teatro Vascello di Roma in collaborazione con:
Festival Internazionale Fabbrica Europa di Firenze, Fondazione Pontedera Teatro, Fondazione Sipario Toscana/la Città del Teatro di Cascina (PI), Comune di Prato/Affari Istituzionali/Officina Giovani, il Teatro delle Donne e Avamposti – Calenzano Teatro Festival, Società Dante Alighieri di Firenze, Palermo Teatro Festival, Centro Amazzone di Palermo, Associazione ArtistiperAlcamo
I capitolo – LA PINACOTECA DI EUMOLPO di Antonio Tarantino (con prologo – La Guardiana di Luca Scarlini)
II capitolo – TRA SCUOLA E BORDELLO di Marco Palladini
III capitolo – QUARTILLA di Letizia Russo
IV capitolo – LA CENA DEL NULLA di Massimo Verdastro e Andrea Macaluso (con i monologhi – Il lupo mannaro di Magdalena Barile e Fortunata di Letizia Russo)
V Capitolo – NELL’ANNO DI GRAZIA POST NAUFRAGIUM di Lina Prosa
Ad aprire Trametissage, dodicesima edizione del festival Tramedautore, è un’opera visionaria e raffinata, omaggio alla drammaturgia italiana, proposta in una maratona teatrale imperdibile: vero e proprio “kolossal da camera”, per la prima volta a Milano, Satyricon, ideato e diretto da Massimo Verdastro (già Premio Ubu, Premio ETI Olimpici del Teatro) con la collaborazione di un’équipe di creazione interdisciplinare, è una lucida rilettura, in chiave contemporanea, di una delle opere capitali della classicità latina, affidata a sette tra i migliori drammaturghi italiani in una babele di scritture e stili: Antonio Tarantino, Marco Palladini, Letizia Russo, Massimo Verdastro e Andrea Macaluso, Lina Prosa, Luca Scarlini e Magdalena Barile.
Ad ognuno è stato affidato un capitolo: dopo il prologo di Luca Scarlini, si comincia con la La pinacoteca di Eumolpo di Antonio Tarantino, rivisitazione di uno degli episodi centrali, del Satyricon, ritratto scanzonato e profondo di un’età inquieta come quella che stiamo vivendo: l’incontro tra il giovane studente Encolpio e il poeta-pedagogo Eumolpo in una pinacoteca, quintessenza del museo, dove i due trovano riparo in vari momenti delle loro vite raminghe.
Proprio dalla riflessione di Eumolpo su un’opera che raffigura la guerra di Troia prende il via la performance pittorica di Silvio Benedetto, muralista e pittore di fama internazionale.
Il secondo capitolo Tra scuola e bordello è affidato a Marco Palladini: in scena i giovani Encolpio, Ascilto e Gitone, sullo sfondo della Roma contemporanea, tra linguaggio da sms e il romanesco del Belli, alla disperata ricerca di un riparo dal mondo tra clinic per studiare il linguaggio, bordelli e hotel di infimo ordine.
A Letizia Russo è affidato il terzo capitolo Quartilla:
sacerdotessa del dio Priapo, bizzarra highlander in grado di attraversare le epoche senza mai invecchiare, sempre determinata a punire i profanatori dei riti orgiastici di Priapo, qui proposta in un esilarante latino maccheronico.
Massimo Verdastro e Andrea Macaluso rivisitano ne La cena del nulla, il celebre episodio del Satyricon “La cena di Trimalcione”: lo straripante anfitrione del simposio più eccessivo e travolgente della letteratura è qui un modernoself made man, dandy e pirotecnico, in un funambolico gioco di rimandi che vanno da Virgilio a Petrolini e Eliot.
Sullo sfondo c’è l’intera schiera dei commensali – liberti arricchiti come il padrone di casa – a inscenare con racconti, chiacchiere, grossolanità, sfoggi di cultura raccogliticcia, la miracolosa fortuna della compagine sociale emergente.
La tessitura testuale accoglie anche due preziosi contributi scritti ex novo: i monologhi “Fortunata” di Letizia Russo e “Il lupo mannaro” di Magdalena Barile. Il primo disegna uno scanzonato ritratto della prima donna manager della storia, la serva arricchita e moglie tuttofare di Trimalcione. Radicale cambio di registro per la storia del soldato ammalato di mal di luna, che offre lo spunto per un gioco macabro con imprevedibile finale.
E’ infine Lina Prosa a rivisitare con Nell’anno di grazia post Naufragium l’episodio del naufragio sulla spiaggia di Crotone, proponendo un testo in due quadri che la regia di Massimo Verdastro declina nelle forme complementari di un teatro-live e di un teatro in video con la collaborazione del video artista Theo Eshetu .
In Verso Trimalchiopolis, i giovani amanti Gitone ed Encolpio si ritrovano dispersi e assistiti da Mercurio. Nel secondo quadro, Carmen in fine, siamo nella città di Trimalchiopolis, banchetto sconfinato di una civiltà ingorda, ora distesa di ossa e rottami, dove l’unico sopravvissuto, il vecchio poeta Eumolpo, ciparla del disfacimento spirituale e fisico del suo – come del nostro – tempo.
Note di regiaProgetto Satyricon o l’elogio del plurale
Ogni autore ha esplorato quelle pagine antiche, interpretandole in modo personale, pur aderendo all’intento comune di non tradire mai lo spirito di Petronio. Una pluralità di voci, quindi, ognuna diversa dall’altra per lingua e stile, così come diversi sono le lingue e i generi del Satyricon, ma anche un’opportunità rara che ha messo la Compagnia in stretto contatto con coloro che scrivono per il teatro, i quali, in questa occasione, hanno scritto su invito di chi il teatro lo pratica costantemente, consentendo una relazione viva, sempre incentrata sul confronto e sulle necessità concrete della pratica scenica, non solo dell’attore ma anche di chi crea le scene e i costumi, le musiche, le luci, i video.
Un viaggio appassionante, parallelo al viaggio sfrenato dei giovani protagonisti di quel capolavoro che qualcuno ha definito “il romanzo crudele della giovinezza” e non a torto, perché le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone ci riportano prepotentemente a quella condizione umana dove tutto è permesso e dove si ha la convinzione di essere “sani, eterni, invincibili”, per usare le parole di Nino Gennaro. Petronio però ci ricorda che quella stagione è destinata a finire come la vita del resto, e allora, nel romanzo, tutti i personaggi corrono, corrono sfrenatamente contro il tempo, con l’illusione di sconfiggere la morte.
Un lavoro che è il risultato di un incontro/confronto tra un folto numero di attori e un’équipe di creazione interdisciplinare: dalla cantante e performer Francesca della Monica, alla scenografa e costumista Stefania Battaglia, dalla coreografa Charlotte Delaporte al video artista Theo Eshetu e al pittore e muralista Silvio Benedetto e ligth designer Valerio Geroldi.
Lunedì 17 settembre CINEMA APOLLO | Galleria de Cristoforis, 3 | ore 20.00 |
Proiezione del film Satyricon di Federico Fellini. Il film viene introdotto da Raffaele De Berti (storico del cinema), Roberto Escobar (critico cinematografico) e Massimo Verdastro (regista della versione teatrale del Satyricon). A seguire dibattito con il pubblico nello spazio incontri dell’Apollo spazioCinema. In collaborazione con AGIS lombarda e inserito nel programma Le Vie del Cinema
Mercoledì 19 settembre COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY MILANO | Via Bezzecca, 3 | ore 21.00 | ingresso libero
SATYRICON – Romanzo crudele della giovinezza / Incontro con Massimo Verdastro, regista dello spettacolo teatrale Satyricon – Una visione contemporanea. Introduce Fabio Pellegatta (Responsabile culturale C.I.G.) In collaborazione con C.I.G. – Centro d’Iniziativa Gay
Sabato 22 settembre CHIOSTRO DEL TEATRO GRASSI | ore 16.30 | ingresso libero
Conversazione con la Compagnia del Satyricon coordina Livia Grossi (giornalista del Corriere della Sera)
Domenica 23 settembre PICCOLO TEATRO GRASSI – FOYER | ore 15.00 ingresso libero con prenotazione allo 02.39257055 o info@outis.it
WORKSHOP – Introduzione all’adattamento teatrale a cura di Luca Scarlini / Dal testo alla scena: la trasposizione di un romanzo o racconto in un progetto di rappresentazione teatrale.