Dal 2 al 14 ottobre, a Roma, Teatro dell’Orologio, ore 21.30 (festivi 18.30) è di scena il “Sogno di un uomo ridicolo” di Fëdor Dostoevskij, regia e con Francesco Laruffa, compagnia Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio. Dostoevskij affida alle parole dell’ “uomo ridicolo” l’indagine sulla natura dell’uomo e la ricerca della felicità. Il protagonista, la notte in cui decide di uccidersi, si addormenta, “sogna” il suo suicidio e, dopo la morte, un’altra vita su di un pianeta identico al nostro, una sorta di Eden in cui gli uomini vivono in un’armonia assoluta. Ma in sogno accadrà qualcosa che, una volta sveglio, cambierà la sua esistenza. “Sono partito da una immagine: questa immagine volevo che rappresentasse una costrizione, una impossibilità. Ho provato a realizzarla legando il protagonista per tutta la durata dello spettacolo ad una sorta di lapide/sudario, luogo ancestrale, immutabile, metafora dei limiti della condizione umana”.
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