L’autore italiano, lo sguardo sull’Europa, il rinnovamento del teatro attraverso i giovani talenti che si confrontano con esso e ne determinano quel costante cambiamento che costituisce l’unica possibilità di sviluppo e progresso. Sono queste le grandi indicazioni per il cammino della stagione 2012/2013 del Teatro della Pergola, la seconda messa in cantiere dalla nuova Fondazione partecipata da Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio che nel settembre 2011 ha preso in gestione il massimo teatro fiorentino. Dopo molti anni si torna ad un annuncio e a una campagna di vendita tempestivi, anzi, in anticipo rispetto alle migliori consuetudini. Un risultato che premia il primo anno di lavoro della struttura, capace in pochi mesi di riorganizzarsi funzionalmente e di conferire alla Pergola un nuovo volto nel segno di una tradizione grande e importante, e rinnovare la sua vocazione di spazio aperto e polifunzionale, centro vitale di espressione culturale, ben oltre i confini di un teatro di prosa tradizionalmente inteso.
Dopo la fase d’avvio, la nuova Pergola intende ora assumere una forte identità di Teatro Italiano, come teatro della lingua e della cultura teatrale italiana, con finalità di promozione di quest’ultima in Italia e all’estero, avvalendosi in particolare per le attività internazionali della Direzione artistica di Maurizio Scaparro, rivolgendo una attenzione alla contemporaneità e alla tradizione come occasione di rinnovamento per il settore e di occupazione per i giovani.
Tutto questo attraverso un duplice percorso che parte da un pieno sfruttamento dei suoi spazi – dal Saloncino / Pergoletta, alle Sale Ballo, a tutti quelli di cui è fatta e si compone la ‘Città del Teatro’, che si offrono ad attività di laboratorio e sperimentazione – e si allarga alla piena espressione delle potenzialità sia in campo produttivo che in campo formativo e innovativo. La nuova stagione prevede la creazione di specifici settori di attività per la diffusione di spettacoli rappresentativi attraverso rapporti con analoghe strutture europee, per la realizzazione di percorsi di specializzazione che stabilizzino per cicli gruppi di giovani attori e tecnici. E’ di questi giorni la notizia che il Teatro della Pergola è stato accolto all’unanimità come membro associato nella prestigiosa Europe Union of Theatre Schools and Academies, che riunisce le principali istituzioni europee del settore.
Proseguirà lo sviluppo dell’innovazione e valorizzazione del patrimonio del Teatro Italiano e della Pergola stessa in rapporto con gli Amici della Musica di Firenze, l’Università degli Studi, l’Accademia di Belle Arti, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e le altre istituzioni del territorio.
La stagione 2012 – 2013
Quello dell’autore italiano è un cammino che viene intrapreso in molte direzioni diverse. Come classicità reinterpretata nei due Pirandello: il Lavia di Tutto per bene che inaugurerà la stagione (e che proverà per qualche giorno in teatro, come già fu per il Malato immaginario), e il Ceriani di Questa sera si recita a soggetto, che segna il ritorno di Mariano Rigillo alla Pergola.
Come scoperta o riscoperta: Moscheta di Angelo Beolco detto il Ruzante, ovvero un viaggio alle radici della nostra tradizione comica e dell’intersecarsi dei livelli linguistici guidato dalla verve di Tullio Solenghi; Laserata a Colono, ovvero Elsa Morante, nell’anno che celebra il centenario della nascita, nella sua unica declinazione per la scena che funge da luogo geometrico tra due dei più geniali uomini di teatro italiani, Mario Martone e Carlo Cecchi; La governante, testo a lungo censurato e oscurato che torna grazie al contributo di Maurizio Scaparro; e dopo Brancati, Sciascia e Il giorno della civetta, in una inedita versione teatrale.
Come pura invenzione: Furioso Orlando, battaglia in campo aperto tra la riscrittura di Marco Baliani e l’interpretazione di Stefano Accorsi, all’inseguimento del mito, più che del personaggio, dell’eroe di Ludovico Ariosto; e Amleto 02, altro mitico inseguimento condotto dal talento di Filippo Timi, questa volta al fantasma del Principe di Danimarca.
Come teatro napoletano: dopo quattro anni torna Luca De Filippo con una delle più belle e ‘pirandelliane’ commedie di Eduardo, La grande magia; lo segue per le feste Luigi De Filippo con uno Scarpetta scatenato, Cani e gatti, entrambi preceduti da Miseria e nobiltà della coppia Gleijeses-Arena ad introdurre l’anno, il 2013, nel quale si festeggia il 160° anniversario della nascita dell’attore e commediografo partenopeo.
Come “autore in italiano”, ovvero traduttore: lo è stato Giuseppe Manfridi per Il gioco dell’amore e del caso che ha chiuso la stagione trascorsa, lo sarà Masolino d’Amico per LaTorre d’avorio di Ronald Harwood, il dramma sul controverso direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler e sui suoi rapporti col nazismo che riporterà alla Pergola Luca Zingaretti.
Il passaggio sulla tradizione dà modo di illuminare lo sguardo sull’Europa che, come un contrappunto, informa la partitura della nuova stagione. Il discorso del re, ennesimo contributo di Luca Barbareschi all’osmosi tra scena italiana e realtà anglosassone; Un marito ideale, ritorno di Wilde dopo alcune stagioni grazie a Roberto Valerio; il musical sugli ultimi giorni di Judy Garland, End of the rainbow, scritto dallo sceneggiatore Peter Quilter e incarnato da Monica Guerritore in una nuova, mimetica interpretazione dopo quella di Oriana Fallaci; e Due di noi, la scoppiettante commedia di Michael Frayn affidata alle “cure” della coppia Emilio Solfrizzi-Lunetta Savino.
Come già avvenuto nel 2012, chiude la stagione una produzione della Fondazione, la seconda: Viviani varietà, viaggio “per mare” nell’opera dell’autore napoletano timonato da Maurizio Scaparro e Massimo Ranieri e che avrà una prima rappresentazione come parte del cartellone del Maggio Musicale Fiorentino 2012, sulla base anche degli esiti, tra l’altro, di un laboratorio per giovani attori che Scaparro terrà alla Pergola all’inizio del prossimo mese di giugno.
La città del teatro
Dopo un avvio sperimentale, trovano stabile collocazione la programmazione delle attività del Museo e di quelle per bambini e ragazzi, che in più punti trovano anche intersezioni e sinergie. Sono parte di questa offerta le visite guidate agli spazi segreti con o senza spettacolo, programmate la domenica mattina (ma realizzabili anche on demand); i tour-spettacolo esterni, per raccontare le storie del centro di Firenze in sinergia con le attività Unesco; le visite per bambini, famiglie e scolaresche, compresa quella “al buio” sperimentata in occasione della Notte Bianca; le attività di espressione motoria alla scoperta della bellezza del teatro e le occasioni spettacolari per i bambini, arricchite quest’anno da una partnership con ATAF. Il percorso museale si arricchirà di una nuova sala recentemente recuperata, utile anche per l’ulteriore valorizzazione del grande patrimonio documentale dell’Accademia degli Immobili.
Le produzioni
Lo spettacolo Viviani Varietà, con Massimo Ranieri per la regia di Maurizio Scaparro, ha segnato la rinnovata collaborazione tra la Pergola e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, coproduttori dello spettacolo che ha debuttato in prima nazionale al 75° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, e prosegue in questa stagione la tournée nei principali teatri italiani
Le altre produzioni della Fondazione Teatro della Pergola – la Kore di Virgilio Sieni, ragazza indicibile danzata da Ramona Caia, l’omaggio alla Duse Eleonora, ultima notte a Pittsburgh composto da Scaparro per Anna Maria Guarnieri e Il gioco dell’amore e del caso diretto da Piero Maccarinelli – replicheranno nei cartelloni della stagione 2012/2013.