Al Teatro Arcobaleno di Roma (via F. Redi 1/a), dal 4 al 14 ottobre 2012, giovedì, venerdì, sabato e domenica, la Compagnia Les Deux Dames presenta lo spettacolo EVA BRAUN CONIUGATA HITLER, di Luciana Grifi, regia di Sergio Basile, con Marianna De Micheli.
Protagonista della pièce della drammaturga Luciana Grifi, non nuova a confrontarsi nel suo teatro con personaggi storici, è Eva Braun. Una donna “semplice” e non particolarmente brillante, il cui nome e la cui memoria sono e saranno tramandati solo perché è stata la compagna di Adolf Hitler. L’autrice ambienta il monologo a Berlino, il 29 Aprile 1945. Chiusa (o per meglio dire, reclusa) tra le mura di cemento del Bunker della Cancelleria, alla vigilia dell’attacco finale dell’Armata Rossa, Eva Braun fa i suoi ultimi preparativi prima di andare a sposarsi e diventare la Signora Hitler. Il matrimonio durerà poco più di ventiquattro ore perché, il 30 Aprile, verso le tre e trenta di mattina, i coniugi Hitler si toglieranno la vita. In un’ora e venti, nel tempo reale necessario al suo rituale quotidiano – esercizi ginnici, bagno, colazione, trucco – Eva, il cui immaginario è nutrito dai miti cinematografici dell’epoca, evade dalla realtà di morte che l’aspetta, il suicidio è già stato concordato ed imposto, sognando di diventare un’attrice famosa. Lungi dal voler riconsiderare o giustificare la figura storica di Eva Braun, sulla quale il giudizio morale è inappellabile, questo dramma di Luciana Grifi è l’occasione per riflettere su come il caso, la classica Moira, possa cambiare il corso di una vita, trasformando un’insignificante ragazzetta in un “personaggio” tragico che pretende il suo spazio per venirci a raccontare il suo fallimento.
TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico)
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