scritto e diretto da Carmine Borrino
con Carmine Borrino, Melania Esposito, Sara Saccone
Core spezzato, lo spettacolo presentato al premio Annibale Ruccello al Festival del Teatro di Positano approda al Piccolo Bellini di Napoli dal 4 all’8 dicembre.
Una nuova sceneggiata probabile, per tentare di raccontare una napoletanità autentica, non oleografica, prendendo una certa distanza da Realismo, Neorealismo o Neo-neorealismo. Una nuova sceneggiata che di nuovo ha solo una forzatura formale, dovuta e necessaria, per riportarla al passo coi tempi; una nuova sceneggiata che ha tanto di antico per rivelarsi classica, quindi immortale. Mira, il personaggio protagonista, è una donna dell’Est, arrivata in Italia, per amore di Massimo. Giovane napoletano che pratica turismo sessuale nei paesi dell’ex Unione Sovietica, oggi meta ambita per tantissimi giovani europei. L’uomo in uno dei suoi viaggi conosce Mira. Si innamorano, lei si trasferisce in Italia ma dopo quattro anni Massimo sposa una giovanissima ragazza napoletana, Veronica. La trama è il più classico dei classici. Medea-Gisone-Glauce, e come il mito di Medea, anche qui si racconta la storia di un amore tradito, una barbara che vive una condizione di emarginazione in terra straniera.