Monza, 19 novembre 2012 – Due grandi ospiti al Teatro Binario 7 sabato 24 e domenica 25 novembre: Elio De Capitani e Renato Sarti sono in scena con Goli Otok | Isola della libertà. Lo spettacolo, in lettura scenica, racconta la storia di Aldo Juretich, nato a Fiume negli anni Venti, morto a Monza nel 2011, che dopo la Seconda Guerra mondiale visse la terribile esperienza di Goli Otok, il peggiore dei campi di internamento di Tito. Nel campo furono rinchiusi – dopo la rottura fra la Jugoslavia e l’URSS – i traditori rimasti fedeli a Stalin.
Fra mille altre sofferenze (fame, sete, malattie, atroci violenze) il principio fondamentale su cui si reggeva il sistema di Goli Otok era quello del “ravvedimento”. Il prigioniero doveva rivedere la propria posizione e per dimostrarlo c’era un modo molto semplice: massacrare gli ex compagni, i propri amici, a volte i fratelli, i figli, i padri.
Una volta finito l’internamento a Goli Otok per gli ex internati cominciava un secondo inferno: quello del rientro e del completo isolamento nella società. Prima di riacquistare la propria libertà erano costretti a firmare un documento in cui dichiaravano che non avrebbero mai fatto cenno alla loro storia. Come cani randagi erano tenuti a debita distanza dagli altri e loro stessi si guardavano bene di parlare con amici e conoscenti per non coinvolgerli in una spirale di sospetti che durò molti decenni dopo la morte di Tito; per Aldo, anche dopo essere riuscito a trasferirsi in Italia.
Aldo, nonostante l’esperienza vissuta, era rimasto ancora saldamente legato a quei principi (traditi e disattesi) che lo avevano spinto ad aderire alla lotta partigiana, al Partito Comunista: l’internazionalismo, la pace, la libertà.
Nel testo Aldo (Elio De Capitani) viene visitato da un medico (Renato Sarti), anche lui di origine croata, il quale, dopo aver letto il libro Goli Otok, di Giacomo Scotti, riesce a convincerlo a raccontare la sua terribile esperienza. Al di là di un inevitabile coinvolgimento emotivo – anche se solo per un brevissimo lasso di tempo – il dottore stesso finirà nel gorgo di quell’inquietante passato, di cui poco o nulla si sa.
Per info e prenotazioni:
TEATRO BINARIO 7
Via Filippo Turati 8
20900 Monza
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