Una tre giorni napoletana per Teresa Mannino che accoglie il pubblico nel suo spettacolo dal titolo Terrybilmente Divagante. “Accogliere” è proprio la parola adatta, poiché Teresa interagisce con gli spettatori già dall’entrata in scena, sigla iniziale che ama fare e rifare per i ritardatari. Chiacchiera con le prime file come se il teatro fosse il salotto di casa, questa sera un po’ più affollato. Si chiede da subito come accontentare il pubblico partenopeo se i napoletani sono già sempre allegri di loro? Ed ecco che scatta subito il confronto Nord-Sud, un po’ troppo usato dai comici, ma sempre di successo. Lei è sicuramente adattissima per incarnare le due anime dell’Italia, il Nord operoso e puntuale e il Sud filosofico e passionale. Teresa infatti è una siciliana trapiantata a Milano, una condizione che le rende facile raccontare con ironia graffiante e comicità sempre intelligente e sottile pregi e difetti di Lombardia e Sicilia. Settentrione e Meridione, mondi divisi per due macro-categorie fondamentali: l’attaccamento al cibo (viscerale e passionale per i meridionali) e il concetto del tempo, fin troppo elastico per i meridionali, ed estremamente “puntuale” per i cittadini lombardi che amano correre anziché camminare!
Ma oltre alle differenze abissali tra Nord e Sud, altro tema portante dello spettacolo è “l’altra metà del cielo” che Teresa affronta in maniera affettuosa ma non troppo, con l’occhio ironico di chi la sa lunga sui maschi. Il rapporto uomo- donna con la donna superiore (tutto fare, mamma, amica e tanto altro) e l’uomo infantile è il pezzo forte del suo repertorio. Nel raccontare i “fuori luogo” maschili Teresa strappa risate ed approvazioni, estremamente maliziosa e irriverente nei confronti dell’altro sesso mostra quel piglio di bonaria cattiveria necessaria a raccontare l’universo maschile.
Ma oltre ad illuminare il pubblico con straordinaria simpatia Teresa chiede consensi ed opinioni, chiacchierando a tu per tu con la platea che senza accorgersene vive circa due ore intense di comicità.