“Vivere d’arte che vita da cane! Viva l’Italia Paese dell’arte con i suoi artisti tenuti in disparte”. La cantava Sergio Cammariere qualche anno fa e oggi più che mai sembra il manifesto di tutti o quasi gli artisti italiani, considerati poco o niente dal nostro sistema politico. Oggi i talenti del jazz assistono all’inesorabile chiusura di spazi in cui possono esprimersi. Le manifestazioni storiche italiane, vetrine del jazz nostrano anche all’estero, subiscono gli effetti della crisi a dimostrazione che sempre di più la cultura e la creatività vengono sacrificate perché non sono una risorsa economica per l’italia. Quell’Italia che invece per tanto tempo è stata definita il Paese dell’arte.
Alla Casa del jazz lunedì 26 novembre dalle 18 una maratona jazz da un’idea di Giampiero Rubei e Fabrizia Ferrazzoli nel corso della quale moltissimi artisti suoneranno per aprire le orecchie a politici ed economisti esprimendo il loro talento e raccontando le loro esperienze all’estero in cui hanno tenuto alto il nome dell’Italia. L’arte come risorsa, la creatività come volano per uscire dalla crisi e come strumento per alleggerire la pesantezza di un momento storico che intristisce e abbrutisce.
Da sempre il jazz è l’emblema dell’incontro e del confronto tra più culture, è il simbolo della libertà d’espressione. Poi negli anni ’30, nel periodo della Grande Depressione americana, lo swing fu la musica più ascoltata e ballata arrivando fino in Europa come simbolo di gioia e divertimento, indispensabile per affrontare un momento storico buio e difficile. Vero è che la patria del jazz è New Orleans prima di tutto, ma ancora più vero è dover constatare che il jazz è la musica del XX secolo: musica in continua evoluzione ed ovunque nel mondo. L’Italia, oggi più che mai, ha dei protagonisti che hanno saputo sposare questo fenomeno e contaminarlo con la nostra cultura, rendendolo unico. Parliamo di eccellenze ed è bene che come tali restino a casa e da qui contagino il mondo con i nostri colori.
Una maratona per mettere nero su bianco quei “criteri di qualità” che fanno la differenza in un paese sbiadito anche da una politica che punta il dito solo su tecnicismi economici. Una maratona per dire che la crisi può suonare bene e portare quel cambiamento a cui tutti auspichiamo. Una maratona per uscire dalle polemiche degli ultimi giorni e dimostrare con concretezza che il jazz italiano c’è!
Musicisti ed addetti ai lavori non chiedono più di quello che hanno avuto fino a ieri. Invitano alla “conservazione” di quello che c’era e all’attenzione, da parte delle istituzioni, per quello che c’è. Pretendono, questo sì, di essere “ascoltati” e “non dimenticati” ma soprattutto “possibilmente incoraggiati”.
Magari in tempi di crisi il jazz potrebbe svelarsi come fonte di ricchezza non solo culturale. Con i giusti incoraggiamenti, il jazz si potrebbe rilanciare come importante e prestigiosa risorsa economica per l’Italia.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
SOSTENGONO L’INIZIATIVA:
Mario De Simoni – Direttore Generale PalaExpo
Giampiero Rubei – Direttore Artistico Casa del Jazz
MUSICISTI CHE PARTECIPERANNO ALLA MARATONA JAZZ:
Nicola Angelucci (batteria)
Elisabetta Antonini,(voce )
Luca Chiaraluce(contrabbasso)
Gabriele Coen (sax, clarinetto)
Mario Corvini (trombone)
Paolo Damiani,(violoncello)
Maria Pia De Vito(;voce)
Riccardo Fassi,(pianoforte)
Luca Fattorini (contrabbasso)
Massimo Fedeli (pianoforte)
Roberto Gatto (batteria)
Rosario Giuliani (sax)
Pietro Iodice ( batteria)
Max Ionata,(sax)
Silvia Manco ( pianoforte, voce)
Natalio Mangalavite (pianoforte)
Ada Montellanico (voce)
Enrico Morello (batteria)
Luca Nostro (chitarra)
Massimo Nunzi + Orchestra di giovani talenti
Angelo Olivieri (tromba)
Marilena Paradisi (voce)
Alessandro Paternesi (batteria)
Enzo Pietropaoli (contrabbasso)
Luca Pirozzi (contrabbasso, basso elettrico)
Piji
Danilo Rea,(pianoforte)
Stefano Rossini (batteria)
Stefano Sabatini ( pianoforte)
Domenico Sanna (pianoforte)
Susanna Stivali ( voce)
Fabrizio Sferra (batteria)
Stefania Tallini (pianoforte)
Roberto Tarenzi (pianoforte)
Luca Velotti (sax)
ADERISCONO:
Filippo Bianchi
Luca Bulgarelli
Giorgio Cuscito
Maurizio Giammarco
Luca Mannutza
Rita Marcotulli
Giorgia Mileto
Lino Patruno
Massimo Pirone
Lino Patruno
Michael Rosen
Gianni Savelli
Percentomusica (scuola di musica)
Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma
Info: 06/704731