“Tre Colori – trittico di musica italiana” è la creazione per la Compagnia EgriBiancoDanza con cui Raphael Bianco ha concluso il suo contributo ai 150 anni dell’Unità di Italia. E se nel primo e già collaudato lavoro “Cosa Danza in pentola?” prevale l’aspetto ludico, in questo i tre colori, che si riferiscono alla bandiera Italiana, offrono spunti di riflessione su temi più profondi che toccano tanto la società quanto le relazioni umane. Le musiche, tutte italiane, vanno dal Canto Gregoriano ad autori viventi quali Salvatore Sciarrino, Ludovico Einaudi e infine Ivan Bert, giovane compositore torinese a cui è stata appositamente commissionata l’opera che conclude il Trittico. VERDE“Speranza di verde – elogio della lentezza”Musiche: Canto Gregoriano, Ludovico Einaudi“L’uomo è riuscito in tanti anni ad intervenire, modificare trasfigurare e spesso rovinare la flora endemica del proprio territorio. Sollecitazione negative come inquinamento, discariche e urbanizzazione selvaggia hanno profondamente mutato e “snaturato” interi territori. Ma ciò che io trovo estremamente affascinante è l’idea che la flora, pur dissestata nel suo equilibrio millenario, rimanga costantemente in fermento, perennemente in moto, in una lenta ma inesorabile crescita modellandosi sulle nuove mappe che l’uomo ha definito. Un percorso lento ma vitale, che dietro un’ apparente fragilità cela una forza indescrivibile, che penetra, supera e si appropria dell’ambiente mutato. “Speranza di verde” è un balletto su questo lento cammino che spesso sfugge ai nostri occhi perché troppo lento e impercettibile, ma che ci tocca da vicino. Un balletto che riguarda anche la società italiana, confrontata da sempre a problemi legati all’ambiente e al suo rispetto. Cerco una danza rarefatta e spirituale, permeata di una profonda tensione alla vita come una filo d’erba che “divora” e conquista l’asfalto.” Raphael Bianco BIANCO“Se fosse stato così è”Musiche: Salvatore Sciarrino, Alessandro ScarlattiQuesto balletto parte da un’ idea: l’eterno interrogativo sulle nostre scelte, che escludono le altre possibili opzioni. A tutti è capitato di domandarsi come si sarebbe evoluta la nostra vita se quella volta, invece di imboccare la via A avessimo preso la via B. Non lo sapremo mai, ma il coreografo può idealmente seguire varie congetture. Osservando la vita passata, riflettendo sulle scelte a volte si prova un senso di predestinazione verso incontri fondamentali del nostro vissuto. Il colore bianco rappresenta quella pagina unica della vita che si offre a due esseri ineluttabilmente destinati a incontrarsi, è lo spazio su cui si scrive il percorso di due corpi e delle loro scelte ipotetiche e concrete, dove l’opzione definitiva in questo caso è considerata ideale in quanto “è” . E’ tuttavia un balletto astratto, che trae dalla musica di Sciarrino gli spunti per la sua stessa struttura coreografica, che approda con linguaggio attuale alla classicità di Scarlatti per il suggello finale.
ROSSO
“Vilipendium”
Musica originale di Ivan Bert
“Vilipendium è una parola che in realtà non esiste ma ben riprende il senso drammatico e sfortunatamente attuale della parola “vilipendio”. Il Vilipendio è spesso riferito ad azioni di offesa e spregio inferte alle istituzioni e contro chi o cosa le rappresenti, ho voluto per una volta invertire il rapporto fra vittima e carnefice. Questo è ”Vilipendium”, un balletto “fantapolitico” o quasi, intriso di rosso, di sangue e passione dedicato alle sorti di un immaginario personaggio anonimo, debole e illuso ….Ignaro del disegno contorto sopra la sua testa, delle azioni immotivate che è obbligato a compiere e subire per la sua sopravvivenza … senza tutela, senza pietà e senza rispetto.”
Raphael Bianco, Co – direttore e Coreografo
INFORMAZIONI
28 novembre, ore 17, 30 / biglietti Scuole: 3 euro; biglietti Associazioni: 10 euro
29 novembre, ore 21 / biglietti interi 15, ridotti 12 euro
Per prenotazioni: 366 4308040, info@egridanza.com
Luogo: Fonderie Limone Moncalieri, Via Pastrengo 88, Moncalieri (TO)